Due visioni opposte. Una dando priorità ai lavoratori, l’altra preoccupandosi solo di chi l’azienda la gestisce. Se, da una parte, il gruppo Michelin ha deciso di istituire per i suoi dipendenti quello che definisce il “salario decente”, dall’altra Tesla pensa soltanto al maxi-bonus da oltre 50 miliardi di dollari per Elon Musk. Due visioni contrapposte del mondo: una per aiutare i dipendenti, l’altra per premiare il proprietario anche a scapito dei dipendenti, visti anche i recenti licenziamenti annunciati dalla stessa azienda automobilistica.
Il salario decente per i lavoratori
La prima visione di mondo è quella del gruppo francese Michelin, produttore di pneumatici. La proposta è quella di istituire il salario decente, ovvero una “base di protezione sociale universale” per i 132mila dipendenti tra la Francia e tutto il resto delle sedi del gruppo. L’azienda vuole garantire una remunerazione ai lavoratori equivalente al living wage, così come definito dal Patto Mondiale delle Nazioni Unite. Una cifra che, sostanzialmente, consentirebbe a ogni dipendente di sopperire ai bisogni essenziali – alimentazione, trasporti, istruzione e spese sanitarie – di una famiglia di quattro persone. E anche, nell’idea dell’azienda, permettere al lavoratore di accumulare qualche risparmio.
L’amministratore delegato, Florent Menegaux, spiega nel dettaglio cosa vuole fare per i suoi lavoratori: “Gli diamo i mezzi come minimo per una famiglia di quattro persone – due genitori e due figli – in modo che un solo stipendio consenta di procurarsi un alloggio, cibo, ma anche svago, un po’ di risparmi”.
Ma di che cifre parliamo? Il parametro di riferimento è quello francese, come spiegato dal gruppo. Per un salario lordo di un lavoratore di Michelin a Parigi la cifra minima annua sarà di 39.638 euro. Diverso il discorso in città meno centrali e costose del Paese, tanto da considerare un salario decente a Clermont-Ferrand pari a 25.356 euro.
Il punto di partenza, comunque, è sempre lo stesso per l’ad di Michelin: “Il salario minimo in Francia non è sufficiente per rispondere a ciò che riteniamo un salario decente”. In Francia attualmente il salario minimo corrisponde a 21.203 euro lordi l’anno, il che vuol dire che per i dipendenti del gruppo questa cifra sarà molto più alta, soprattutto nel caso dei lavoratori parigini.
Gli interessi di Musk
Se in Francia al centro dei ragionamenti aziendali di Michelin ci sono i lavoratori, la situazione sembra radicalmente opposta negli Stati Uniti. Il consiglio d’amministrazione di Tesla, infatti, chiederà all’assemblea degli azionisti del 13 giugno di ratificare il pacchetto delle remunerazioni, per un totale di 56 miliardi di dollari, conferito nel 2018 a Elon Musk, fondatore e amministratore delegato della società.
La richiesta all’assemblea segue l’annullamento del bonus avvenuto a gennaio su decisione di un giudice del Delaware, in seguito all’opposizione di alcuni azionisti per un iter che è stato considerato poco trasparente. Non a caso un altro punto all’ordine del giorno sarà anche lo spostamento della sede di Tesla dal Delaware al Texas, ovviamente anche come ripicca dopo la cancellazione del maxi-bonus. Tutto ciò avviene in un contesto in cui Tesla, solo pochi giorni fa, ha annunciato il licenziamento di 14mila dipendenti, un taglio del 10% della forza lavoro. Mentre Musk pensa ai bonus.