Dopo ventisei mesi di sanguinosa guerra in Ucraina, la pace appare sempre più lontana. Anzi, tutto lascia pensare che si stia per entrare in una nuova fase del conflitto, visto che il pressing di Volodymyr Zelensky per chiedere altre armi a Usa, Ue e Regno Unito ha avuto successo. Infatti, il premier britannico, Rishi Sunak, ha annunciato il più grande pacchetto singolo di aiuti militari all’Ucraina, che comprende nuovi fondi per l’equivalente di 580 milioni di euro e forniture di armamenti tra cui centinaia di missili e veicoli, oltre a milioni di munizioni.
In arrivo da Stati Uniti e Regno Unito una pioggia di armi per l’Ucraina
Una mossa che arriva in contemporanea allo sblocco dei fondi americani, tenuti in ostaggio per mesi dal Congresso, con il presidente Joe Biden che ha fatto sapere che è in preparazione un pacchetto di aiuti militari all’Ucraina “più ampio del normale”, che includerà veicoli blindati, pezzi di artiglieria, missili a lungo raggio e sistemi di difesa aerea. Come riporta Politico, si parla di uno stanziamento da ben 61 miliardi di dollari che dovrebbe ricevere il rapido via libera del Senato americano.
Zelensky tira un sospiro di sollievo, il resto del mondo no
Fondi e forniture che hanno fatto gioire il governo di Kiev con il capo di Gabinetto presidenziale ucraino, Andry Yermak, che ha affermato che “gli aiuti degli Stati Uniti rafforzeranno l’esercito ucraino nella lotta contro la Russia”, in modo che “possa continuare la nostra capacità di lotta”. Aiuti che, conclude Yermak, devono arrivare “il prima possibile” perché il conflitto è in una fase critica con le truppe del presidente russo, Vladimir Putin, che “stanno intensificando gli attacchi contro le città e le infrastrutture ucraine”, mettendo in grande stress le difese del Paese.