Fratelli d’Italia continua a frenare ma gli alleati di Lega e Forza Italia continuano a insistere sul tema dell’immunità parlamentare. La Fondazione Einaudi ha presentato, come annunciato, la propria proposta alla Camera per il ripristino dell’autorizzazione a procedere per i parlamentari, anche per l’avvio delle indagini oltre che per l’arresto, e in platea spiccano una serie di big di Lega e di FI.
Dai capigruppo del Senato Massimiliano Romeo (Lega) e Maurizio Gasparri (FI) al sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari. Il dibattito, sottolinea il presidente della Fondazione Giuseppe Benedetto è al momento “a livello culturale”, da capire se si risolverà in un disegno di legge costituzionale o in una proposta di legge di iniziativa popolare. Ma intanto le presenze azzurre e leghiste sono di certo un segnale.
Fratelli d’Italia frena ma Crosetto apre all’ipotesi
Che arriva nel giorno nel quale anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto si è speso a difesa dell’ipotesi. “Se la nostra Costituzione è ‘la più bella del mondo’ – ha detto in una intervista al Corriere della Sera – perché quella è l’unica parte che è stata cassata? Era uno dei capisaldi dell’equilibrio tra poteri”.
Dalle parti di FdI si ribadisce comunque che non si stratta di una priorità, né di un tema del programma. “E’ una questione sulla quale una certa destra ha sempre fatto battaglia”, quindi “ho dei dubbi sull’idea di ripristinarla”, conferma Riccardo De Corato, vice presidente di FdI della commissione Affari Costituzionali della Camera.
Ma Lega e Forza Italia non mollano la presa. “Penso sia assolutamente utile affrontare questo dibattito con la massima serenità per il bene del Paese”, insiste il sottosegretario Ostellari.
E “il fatto che si sia aperto il dibattito” anche se accademico, evidenzia Romeo, “è un passo in avanti verso quella che dovrebbe essere l’indipendenza della politica”. Per il momento “ascoltiamo, leggiamo”, aggiunge, sottolineando anche proprio a fronte dello stop di FdI che si tratta di “un tema trasversale”.
“L’immunità – spiega il deputato FI Tommaso Calderone, capogruppo azzurro in commissione Giustizia – non significa impunità: di fronte a fatti gravi acclarati sarà il Parlamento per primo a dare l’autorizzazione a procedere”.
In sala, alla presentazione della proposta, oltre al portavoce azzurro Raffaele Nevi anche i leghisti Claudio Borghi e Alberto Bagnai. “Se dopo trent’anni – commenta Benedetto – ci ripensano siamo contenti. Noi credo che stiamo provocando un bel dibattito”.