“Fare luce su quel barbaro omicidio è una questione prioritaria per il nostro Paese. Una questione sulla quale sono tornato più volte nel corso del mio mandato da Presidente della Camera e sulla quale continuerò ad impegnarmi, come ho fatto per altre pagine oscure della nostra storia repubblicana”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, a Compiano nel Parmense durante la cerimonia in ricordo della giornalista Ilaria Alpi.
“Nonostante le diverse indagini giudiziarie ed il lavoro della Commissione parlamentare di inchiesta che ha operato nella XIV Legislatura – ha aggiunto Fico – ancora non sappiamo chi e per quali ragioni uccise Ilaria e Miran a Mogadiscio”
“Purtroppo, anche in questo caso, depistaggi, complicità e colpevoli omissioni hanno impedito di giungere alla verità, che ancora manca a distanza di 27 anni. Una situazione di cui è rimasto vittima anche Hassan Hashi Omar, cittadino somalo accusato ingiustamente dell’omicidio e detenuto per 16 anni prima della sentenza di revisione che lo ha assolto. Il mio pensiero va oggi anche a lui”.
Dall’archivio: L’ultima inchiesta sull’assassinio di Ilaria Alpi si avvia verso l’archiviazione. Il gip deciderà nelle prossime settimane. Sit-in dei giornalisti a Piazzale Clodio per chiedere verità e giustizia.
Fico ha partecipato all’intitolazione alla reporter della sala del Consiglio comunale di Compiano, paese parmense di cui era originaria la famiglia di Ilaria Alpi, e all’apposizione di una targa in sua memoria. Nei confronti di Ilaria e Miran, ha aggiunto Fico, “esempio più puro di come fare il giornalista sia una vocazione che non arretra di fronte al pericolo, alle minacce, ai conflitti, alla criminalità e al malaffare”, c’è “un debito di riconoscenza”.
A questo scopo, Fico ha ricordato che la Camera dei deputati ha avviato, già nel corso della passata legislatura, “le procedure di declassificazione di documenti formati ed acquisiti dalla Commissione d’inchiesta Ilaria Alpi, oltre che di altre Commissioni di inchiesta”. Attraverso l”Archivio digitale Ilaria Alpi e Miran Hrovatin” – pubblicato sul sito della Camera – “sono stati così resi accessibili 2.232 documenti formati o acquisiti dalla Commissione di inchiesta, consultabili anche attraverso il Portale unico delle commissioni di inchiesta”.