Non è certo un fatto nuovo: al primo forte nubifragio Roma si allaga. E ripartono le polemiche contro il sindaco. Il tornado di domenica pomeriggio si è abbattuto, nel senso politico, su Virginia Raggi. “È chiaro che noi andremo avanti con gli interventi contro il dissesto idrogeologico ma è importante anche la manutenzione a livello locale del territorio”, ha affermato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. “Abbiamo avuto il tipico caso: sono venuti giù gli alberi, abbiamo avuto una parte di Roma che si è allagata. Questo non è dovuto a mancati interventi per il dissesto ma ad una mancata manutenzione della città”, ha incalzato il ministro.
Il Codacons ha chiesto un atto di trasparenza all’amministrazione della Capitale, pubblicando “sul sito web del Comune tutti gli interventi eseguiti negli ultimi mesi a Roma sul fronte della manutenzione di strade, marciapiedi, tombini, caditoie, alberi e piante, e le relative spese sostenute dall’amministrazione”. Non è da meno il Pd romano, che attraverso Giovanni Zannola ha accusato: “Mentre il sindaco Raggi e l’assessore Meleo perdono tempo a discutere del futuro della Metro C, mentre l’assessore alle Partecipate Colomban si trastulla con un super manager da piazzare al vertice delle aziende capitoline, a Roma non si riesce neanche a gestire l’ordinario, neanche la manutenzione dell’esistente in previsione dei consueti temporali autunnali. Un’altra prova dell’incapacità per gli uomini di Beppe Grillo e del M5S nella Capitale”. Stessi toni dall’ex parlamentare Stefano Pedica: “Alla sindaca Raggi piace Venezia? Ci vada in vacanza, ma non crei una seconda Venezia a Roma. E’ assurdo che a ogni pioggia le strade della Capitale si trasformino in veri e propri canali”.