Il terremoto nel sud del Giappone, nella regione di Kumamoto, ha devastato l’isola di Kyushu. La scossa più forte, di magnitudo 7.1, ha raso al suolo decine di edifici, provocando almeno 19 morti, che si sono aggiunti ai 10 causati dal sisma di giovedì. I feriti sono oltre mille (di cui 80 giudicati in gravi condizioni), e circa 70mila abitanti sono stati sfollati. Un bilancio pesante che potrebbe aggravarsi alla luce delle continue scosse di assestamento, anche molto forti.
I danni sono pesanti. La sequenza di scosse ha fatto anche crollare il soffitto dell’aeroporto di Kumamoto, facendolo chiudere immediatamente. Il governo sta cercando di fronteggiare l’emergenza: sul posto sono stati inviati 20mila soldati per aiutare la popolazione in difficoltà. “Stiamo facendo del nostro meglio per valutare la situazione”, si è limitato a dire il premier Shinzo Abe, parlando ai giornalisti della situazione.
L’unica buona notizia è che la centrale nucleare di Kyushu non sembra aver subito alcun danno dalla serie di terremoti.