Il Superbonus viene definitivamente spazzato via dal governo Meloni. Dal 2024 arriverà l’addio alla cessione del credito e allo sconto in fattura, anche per i lavori già avviati. Il che vuol dire che, per accedere allo sconto diretto, sarà necessario finire i lavori entro il 31 dicembre. Mentre da gennaio, per le fatture ancora da pagare, resta solo l’opzione della detrazione.
La conferma di una voce già filtrata negli scorsi giorni è arrivata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa dopo il Cdm che ha approvato la manovra. Viene quindi esclusa ogni proroga e arriva la stretta sui lavori in corso.
Cancellato lo sconto in fattura per il Superbonus nel 2024
A febbraio 2022 il governo aveva eliminato la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per i nuovi lavori. Confermandoli, invece, per i lavori avviati prima del 17 febbraio e per i quali era già stata presentata la Cilas. In teoria, stando a quelle norme, era possibile ottenere lo sconto in fattura anche per le spese del 2024, in caso di lavoro già avviati.
Invece arriveranno nuove restrizioni. Giorgetti spiega che non ci sarà un intervento in manovra, ma “i lavori vanno completati entro l’anno se si vuole lo sconto in fattura, altrimenti parte il meccanismo delle detrazioni, fatto salvo quanto maturato in precedenza”.
Quindi nel 2024 non soltanto ci sarà un taglio delle aliquote, ma anche lo stop alle forme diverse dalla detrazione. Inoltre, a questo punto, non è da escludere che le rate per ricevere i rimborsi non siano più quattro, ma vengano aumentate a dieci.