Come volevasi dimostrare. Quel maxi appalto per l’organizzazione e gestione “chiavi in mano” del prossimo G7 a guida italiana ha scatenato l’inferno. Il boccone, con base di partenza a 25 milioni di euro, è talmente ghiotto da aver stimolato l’interesse di molte imprese. Un bene, per la possibilità che più offerte concorrenziali facciano strappare allo Stato un prezzo più vantaggioso. Ma, a quanto pare, anche un problemino per Consip, la società del Tesoro a cui Palazzo Chigi si è affidato per gestire la delicata procedura di gara. Si dà infatti il caso che la Consip, proprio ieri, abbia deciso di prorogare i termini per la presentazione delle offerte.
LA SPIEGAZIONE – La società pubblica, guidata dal renziano Luigi Marroni (già a capo della asl di Firenze), ha spiegato che “in considerazione della molteplicità delle richieste di chiarimento pervenute e dei consequenziali possibili effetti modificativi delle relative risposte sulla documentazione di gara, nonché sulla predisposizione delle offerte da parte degli Operatori economici, ha disposto la proroga dei termini”. Per adesso niente di trascendentale, nel senso che i nuovi termini sono stati spostati di una settimana. Così la scadenza per la presentazione delle offerte slitta dal 17 al 24 ottobre. Ma è un fatto che come ammesso dalla stessa Consip, controllata dal Tesoro guidato da Pier Carlo Padoan, la mole di richieste arrivate potrebbe rendere necessaria a una riscrittura di alcuni passaggi della documentazione di gara. L’appalto, i cui contenuti erano già stati rivelati da La Notizia, è diviso in quattro lotti, del valore complessivo di 25,3 milioni di euro. Il pezzo forte del bando è il lotto 1, quello che potrà essere vinto da un solo operatore e che riguarda “progettazione, organizzazione, allestimento e gestione chiavi in mano del vertice dei capi di Stato e di Governo” (valore 12,4 milioni). Le carte, nell’illustrare l’importanza dell’operazione, ricordano che dal 1° gennaio l’Italia assumerà la presidenza del G7. Il vertice vero e proprio, continuano i documenti, “si terrà presumibilmente in Sicilia il 26-27 maggio e prevede la partecipazione di 35 delegazioni con circa 2 mila delegati”, oltre a “circa mille persone di staff della presidenza/organizzazione italiana”. Previsti anche “3 mila giornalisti”.
IL DETTAGLIO – Tra le attività da svolgere c’è poi anche la ristorazione, con la previsione di “cene Vip” e “cene di gala” durante le quali non dovranno mancare “assaggi di formaggi selezionati”. Ancora, nel perimetro rientra pure un servizio “omaggi e doni”, con la fornitura di un totale di 6 mila regalini ai delegati. Ma omaggi e doni potrebbero salire a 9 mila considerando anche le specifiche del lotto 2 (valore 10,5 milioni), il quale ha un contenuto del tutto identico al primo con la differenza che è riferito “agli eventi ministeriali e agli altri eventi a livello politico connessi all’anno di presidenza italiana del G7”. Resta una domanda: Matteo Renzi sarà ancora premier a maggio 2017?
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