Congelata la revoca del vitalizio a Ottaviano Del Turco. Condannato in via definitiva nel processo sulla sanitopoli abruzzese, l’esponente del Pd ed ex segretario del Partito socialista, come previsto dalla delibera voluta dall’ex presidente Pietro Grasso (leggi l’articolo), si era visto privare dal Senato dell’assegno. Essendo l’ex governatore gravemente malato, immediatamente erano scattate proteste per quell’applicazione della norma e in tutta fretta l’attuale presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato il Consiglio di presidenza, che oggi ha deciso di sospendere temporaneamente per un mese la delibera del 24 novembre scorso e lasciare così, seppure temporaneamente, il vitalizio da 5.507 euro a Del Turco, condannato a 3 anni e 11 mesi di reclusione per induzione indebita a dare o promettere utilità.
UN REBUS. Il Consiglio di presidenza ha deliberato per la sospensione temporanea per acquisire, come ha specificato la stessa Casellati in una nota, “la documentazione non disponibile per l’urgenza della trattazione”. Il caso diventa però un rebus. La delibera voluta dall’ex presidente Pietro Grasso prevede che ai condannati in via definitiva per reati gravi venga tolto il vitalizio, senza alcuna deroga per chi ha problemi di salute. Tale norma, e non poteva essere altrimenti, è stata applicata all’ex esponente dem. Non si comprende dunque come sia stato possibile sospendere il provvedimento e soprattutto cosa può ora fare il Senato.
Non è chiaro neppure a questo punto quali documenti debba esaminare il Consiglio di presidenza. Sulla vicenda intanto, oltre alla nota della Casellati, nessuno sembra voler parlare più di tanto. Sicuramente costituisce un precedente e a questo punto si può anche ipotizzare che venga demolita in parte la delibera Grasso. La senatrice pentastellata Laura Bottici assicura però che non si sta valutando uno stop alla revoca del vitalizio per chi in generale ha problemi di salute e che la decisione è stata presa solo per il singolo caso di Del Turco.
LA REAZIONE. “Ringrazio la presidente Casellati per quanto sta facendo nei confronti di mio padre, e ringrazio quanti, e sono davvero tanti, stanno dimostrando il loro affetto nei confronti di un uomo dello Stato, che al di là di come ognuno possa pensarla, in questo momento sta soffrendo e non è in grado di comprendere quel che gli sta accadendo intorno”, ha dichiarato Guido Del Turco, figlio dell’ex governatore abruzzese, ribandendo di ritenere ingiusta la revoca del vitalizio.
“La nostra famiglia – ha aggiunto Guido Del Turco – ha sofferto tanto e continua a soffrire ogni giorno. Non voglio fare polemiche, mi auguro solo che tutti riflettano su una decisione che non rende giustizia a un uomo così”. A sostenere che è stata vinta una battaglia di civiltà sono stati poi il segretario del Psi, Enzo Maraio, e il presidente del Psi, Riccardo Nencini, che avevano promosso a sostengo dell’ex segretario del partito una sottoscrizione di firme con un appello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e alla presidente del Senato.
“Un gesto di equilibrio e di rispetto per una persona che sta soffrendo. Poi ci sarà il tempo di documentare analiticamente le spese per le cure mediche, che assorbono integralmente il vitalizio”, ha commentato la decisione del Senato Maurizio Paniz, il legale che segue la vicenda dei vitalizi per molti ex parlamentari. Alla battaglia contro i tagli degli assegni sembra così unirsi quella contro le revoche ai condannati in via definitiva.