Il tanto vituperato Reddito di Cittadinanza spinge l’economia. Quella misura di vero welfare, che consente a tante famiglie una vita finalmente dignitosa e che tante ingiuste critiche continua a portare ai 5 Stelle che l’hanno voluta, sta risollevando i consumi in Italia. Uno strumento efficace di cui si è ora accorta anche l’Unione europea dopo anni passati solo ad inseguire la politica del rigore e a ignorare vecchi e nuovi poveri. “I consumi privati spinti dal nuovo reddito minimo dovrebbero sostenere la crescita nel periodo della previsione”, ha sostenuto ieri la Commissione presieduta da Ursula von der Leyen.
L’Esecutivo europeo, nelle stime economiche d’inverno, ha promosso a pieni voti il Reddito. Ha specificato che sosterrà la crescita, nonostante la previsione generale sia quella di un moderato rialzo dei redditi degli italiani, “perché è probabile che le famiglie sentano le ripercussioni dell’allentamento del mercato del lavoro, mentre ci si attende che i risparmi precauzionali restino alti”. Figurarsi dunque cosa sarebbe accaduto senza quella legge approvata grazie ai pentastellati, che hanno centrato l’obiettivo lottando contro tutto e contro tutti. “Noi registriamo gli effetti di alcune misure come il Reddito di cittadinanza, non diamo una valutazione politica, ma si tratta di una misura che produce effetti distributivi e quindi misurabili in termini di crescita”, ha specificato anche il sempre misurato commissario europeo agli affari economici Paolo Gentiloni.
Soddisfatti, dopo essersi presi tanti insulti per aver teso la mano ai meno abbienti, i 5S. “Abbiamo sempre sostenuto che il Reddito di Cittadinanza, attraverso il contrasto alla povertà, contribuisse ad una reale redistribuzione della ricchezza, che rappresenta una potente leva per rilanciare l’economia del nostro Paese. Adesso – hanno subito specificato i portavoce pentastellati in Commissione lavoro alla Camera – lo certifica anche l’Unione Europea: infatti, nello stesso giorno in cui, purtroppo, siamo costretti a sentire ancora qualcuno che definisce il Reddito di Cittadinanza una follia, la commissione Ue ci dice che il Reddito avrà un impatto positivo su consumi e crescita, da qui al 2021”.
E con l’occasione il Movimento 5 Stelle rilancia anche l’altra battaglia per arrivare in fretta a una legge sul salario minimo, utile a eliminare le enormi sacche di sfruttamento presenti nei posti di lavoro. “Siamo orgogliosi di quanto fatto per i cittadini. Ora la priorità è intervenire con misure efficaci e strutturali per il rilancio del Paese”, ha aggiunto con un tweet il capo politico reggente Vito Crimi. “L’Italia diventa leader europeo nelle politiche di contrasto alla povertà”, assicura l’eurodeputata a 5 Stelle Daniela Rondinelli. A sottolineare che anche la Corte dei Conti ha espresso un giudizio positivo sugli investimenti fatti in politiche attive del lavoro è stata la ministra del lavoro Nunzia Catalfo (nella foto).
ù“Un osservatore imparziale come l’Europa ha confermato l’efficacia del reddito di Cittadinanza come strumento che spinge i consumi e la crescita dell’Italia. Finalmente i frutti dell’impegno del Movimento 5 Stelle stanno iniziando a maturare. Continuiamo a lavorare per il bene del Paese”, ha aggiunto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. A intervenire sul reddito è stato poi anche Davide Casaleggio. “Il reddito di cittadinanza si articola in due fasi: la seconda da vedere, ma la prima fase ha avuto un effetto imponente. Non solo a sostegno di chi si trova in una condizione di povertà, ma ad esempio sulla spesa e i consumi delle famiglie, quindi anche sul Pil italiano”, ha affermato il presidente dell’Associazione Rousseau.
Intanto a spingere su misure per il reale sviluppo del Paese sono anche i dem tramite il loro segretario Nicola Zingaretti. Un piano per l’Italia.Sempre ieri il numero uno del Partito democratico ha infatti presentato in conferenza stampa un progetto che si baserà su cinque punti: scuola, nuova economia su green economy, lotta alla burocrazia, lotta alle diseguaglianze, salute e scienza. Specificando sull’ultimo punto che proprio negli ultimi giorni, a seguito dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus, è emerso quanto sia centrale. “La necessità – ha sostenuto il segretario Nicola Zingaretti – e’ portare tutti a guardare al destino delle persone, impegno che deve diventare l’agenda mettendo al centro della verifica il tema del lavoro, dello sviluppo”. Obiettivi da centrare entro la fine della legislatura.