“Non elimineremo questa misura che è nel programma di governo e costituisce una novità. E’ uno strumento perfettibile”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parlando, a margine dell’Eurogruppo, del Reddito di cittadinanza e commentando le ultime previsioni economiche della Commissione Ue, secondo cui l’Italia rimane di gran lungo l’ultimo paese europeo in termini di crescita.
“La Commissione – ha aggiunto Gualtieri – ha rivisto dello 0,1 al ribasso le previsioni di crescita dell’Italia, come in altri paesi, prendendo atto dei dati dell’ultimo trimestre del 2019 che hanno un effetto di trascinamento”. Tuttavia nelle previsioni “c’è scritto che uno dei fattori che ha sostenuto la crescita e i consumi è il Reddito di cittadinanza”, ha aggiunto il ministro dell’Economia.
Secondo il ministro “le misure che il governo ha introdotto nella legge di stabilità e a cui sta lavorando sono misure che sostengono la crescita e lavoriamo alla loro attuazione con ancora maggiore determinazione. In particolare, il rilancio degli investimenti pubblici e privati è la priorità, così come l’effetto positivo della riduzione del cuneo fiscale”. “Naturalmente – ha detto ancora Gualtieri – gli investimenti non vanno solo stanziati, ma anche spesi. Il governo è impegnato a accelerare la spesa per investimenti per sostenere la crescita e l’occupazione”.
“E’ ancora prematuro” fare una stima dell’impatto del Coronavirus sull’economia italiana, ha spiegato ancora Gualtieri. “Aspettiamo di monitorare gli sviluppi dell’economia cinese, lavoriamo” su questo, “ma monitoriamo gli effetti economici sui vari settori per individuare eventualmente misure specifiche a singoli ambiti”.
Parlando dell’Ue, Gualtieri ha ribadito che le regole di bilancio della zona euro devono consentire “un adeguato livello di flessibilità per adattarsi al ciclo economico” e “garantire un trattamento più favorevole per gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e all’innovazione nel quadro del Green New Deal Europeo”. L’Italia, ha aggiunto il ministro dell’Economia, vuole anche “consentire un miglior coordinamento delle politiche fiscali e di bilancio dell’area euro e anche una riduzione degli squilibri macro-economici per sostenere anche una migliore convergenza delle economie dell’area euro”. Quanto al Meccanismo europeo di stabilità “non è in agenda della riunione di questo Eurogruppo” ma “la discussione sta proseguendo. A marzo ne discuteremo”.