In Slovacchia Fico ha vinto le elezioni e già la stampa europea si è scatenata, accusandolo di essere filo russo.
Emidio Pontuti
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Gentile lettore, chiunque non sia allineato al pensiero unico Nato/Usa è ipso facto un putiniano. Il socialista Robert Fico, perfetto omonimo di Roberto Fico dei 5 Stelle, è colpevole di aver detto: “Basta armi all’Ucraina, bisogna lavorare per la pace”, “Basta sanzioni alla Russia, sono un suicidio” e “Con noi al governo Kiev non entrerà nell’Ue e tanto meno nella Nato, perché questo scatenerebbe la terza guerra mondiale”. Non si sa ancora se Fico riuscirà a formare un governo e con chi (ha il 23% dei voti), ma già è esplosa la disperazione dei giornaloni italiani ed europei, tutti ad alto tasso atlantista. Il leit-motiv è: “La Slovacchia vada fuori dall’Ue”, perché se un popolo non vota come piace alla Nato, va subito bullizzato e annichilito. Ai guerrafondai sta bene tutto, purché non disturbi il piano di combattere fino all’ultimo ucraino. La controprova è che in Ucraina non si terranno le elezioni quest’anno perché Zelensky ha deciso che comanda lui e non c’è bisogno di votare, e in Occidente nessuno che abbia fiatato. Zelensky ha anche sciolto gli undici partiti d’opposizione, ha abolito d’imperio la Chiesa ortodossa ucraina, ha arrestato i principali sacerdoti e ha fatto abbattere un po’ di chiese, ma tutti zitti. Se Putin in Russia avesse fatto un decimo di quel che ha fatto Zelensky per ridurre le libertà, sentiremmo a 100 km di distanza le grida disperate di tutti gli esportatori abituali di democrazia fasulla in crisi di astinenza da oppiacei atlantisti.
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