La politica anti-Islam paga anche in Germania. La conferma arriva dalla dirompente crescita del partito Alternative für Deutschland (Afd), che sta capitalizzando lo slogan “L’Islam non è parte della Germania”, e che vola anche grazie alla capacità comunicativa di Frauke Petry. Che con la sua leadership ha dato nuova verve al movimento, inizialmente apparso come una meteora. L’ultimo sondaggio pubblicato dalla Deutsch Welle indica che il consenso è salito al 14%. Ed è in pratica il terzo partito tedesco dietro i cristianodemocratici e ai socialdemocratici, attualmente alleati di governo nella Grosse Koalition guidata da Angela Merkel.
Il dato del rilevamento è peraltro in linea con le recenti elezioni regionali: in Sassonia Afd ha sfondato il tetto del 24%, facendo registrare il miglior risultato di sempre. Ma anche nel Land di Baden-Württemberg il partito di destra ha strappato oltre il 14%. In Renania-Palatinato è andata “peggio”, ma con il 12%. Mica male. Dunque è abbastanza chiaro che il 14% attribuito dai sondaggi non è fantasia.
Le posizioni di Alternativa per la Germania
Alternativa per la Germania è stato fondato nel 2013, dal professore universitario Bernd Lucke, presentandosi alle elezioni federali (per il rinnovo del Bundestag, il Parlamento tedesco) come una forza politica sostanzialmente anti-euro. L’ideologia alla base aveva quindi una matrice principalmente economica. Il tentativo di ottenere qualche rappresentante è però naufragato con il 4,7% è stata fallito di poco il raggiungimento della soglia di sbarramento del 5%. Alle Europee del 2014 l’esito è stato decisamente migliore: con oltre il 7% sono arrivati 7 seggi nell’Europarlamento.
L’ascesa di Petry ha confermato la netta contrarietà all’Unione europea e all’euro, spostando il partito su posizioni anti-immigrazione in sintonia con il sentimento di paura causato dall’arrivo di migliaia di profughi dalla Siria. In pratica è stata seguita la stessa ricetta che sta favorendo lo sviluppo di Pegida, un movimento molto controverso nato proprio con una filosofia anti-Islam. Così nell’Afd sono cresciute anche le tensioni con Lucke che sta vedendo la “sua creatura” prendere una direzione diversa da quella immaginata. Frauke Petry respinge comunque l’accusa di essere di estrema destra, rivendicando “un sano patriottismo”.