Il piano vaccini “ha valenza nazionale” e dunque “ogni atto delle singole Regioni diretto a intervenire sulla materia può essere valutato dal ministro della Salute in ragione della necessità di azioni coordinate ed omogenee su tutto il territorio nazionale”. E’ quanto scrive il capo di gabinetto del ministero della Salute in una lettera inviata al Cts in merito al piano vaccinazioni della Lombardia, elaborato per conto della Regione dall’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso.
Dallo stesso ministero si sottolinea, inoltre, la necessità di un “raccordo” tra le iniziative delle Regioni con le prescrizioni nazionali. Da parte del ministero ci sarà comunque un esame “rapido e costruttivo” del piano, “purché in linea con le indicazioni del piano nazionale”.
“Trovo incredibile che il ministero della Salute abbia deciso di bloccare la valutazione, prevista per oggi da parte del Cts, del piano vaccinale di massa della Lombardia” ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
“Il piano – prosegue il governatore – era stato inviato ieri, da me e dalla vicepresidente Moratti, come contributo lombardo e best practice da proporre anche a livello nazionale. Il piano vaccinale, coordinato da Guido Bertolaso, si propone infatti di vaccinare 10 milioni di italiani residenti in Lombardia, un sesto della popolazione nazionale. Riteniamo che il piano vaccinale sia una priorità per tutto il Paese e che non debba sottostare a logiche di parte”.