di Angelo Perfetti
Siamo passati dal 2011 in cui tutto andava bene, i ristoranti erano pieni e sugli aerei non si trovava posto, al 2013 nel quale il governo annuncia che l’Italia economicamente è “al punto di non ritorno”. A guardare solo gli annunci dell’Esecutivo nazionale (ovviamente di segno diverso, berlusconiano il primo, di larghe intese il secondo) sembra l’Italia sia improvvisamente sprofondata nel disastro. In mezzo c’è stato anche il governo tecnico, che evidentemente non è riuscito a produrre alcunché con la sua politica di rigore e nuove tasse. Ma la cosa più strana, in questo panorama schizofrenico, non è tanto la discrasia tra la lettura ottimistica del Cavaliere e quella pessimista di Zanonato, piuttosto la continua presa di coscienza delle difficoltà economiche italiane quasi che ripetendole come un mantra esse si vaporizzassero in nome di chissà quale occulto spiritismo. Così non è, e la crescita passa per due binari: l’immissione di liquidità nel Paese, per aiutare le imprese e ricominciare a far circolare denaro, l’allentamento dei vincoli europei sul Pil per evitare di dover ricorrere sempre alla tassazione con l’obiettivo di tenere in ordine i conti.
Un corsa contro il tempo
Siamo impegnati in una corsa contro il tempo per restituire speranza alla nostra economia – ha detto il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato all’assemblea dell’Ania – . Ci sono piccoli sporadici segnali positivi”, ma che “non sono sufficienti ad invertire la rotta”. Ecco, se Berlusconi era troppo allegro nelle sue considerazioni (“L’ottimismo produce consumi” diceva) ora siamo al pessimismo cosmico di leopardiana memoria. Eppure, nonostante tutto, Zanonato prova a guardare al futuro: l’impegno del governo è volto a scongiurare l’aumento dell’Iva definitivamente però ‘’e’’ condizionato al fatto che il Paese riprenda’’.
No ai tagli generici
“Se si tagliano le tasse in modo generico – ha detto – un benefico lo diamo comunque, ma se noi andiamo a toglierle in alcuni particolari settori avremo benefici moltiplicati per dieci, per venti…”. Un principio generale, che però per essere efficace va applicato a casi concreti.
L’Imu sui capannoni e L’Iva
“L’Imu sulle parti produttive delle nostre aziende, come magazzini e capannoni, è un controsenso. Non dobbiamo tassare la ricchezza dove si forma”.. Ci sono “due fatti molto importanti che dovrebbero avere effetto nel corso dei prossimi mesi: il primo è il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni, quindi soldi che entrano all’interno del sistema economico; il secondo è la fine della procedura d’infrazione e la possibilità di usare denaro in prestito per investimenti”. Quanto alla tempistica per raggiungere l’obiettivo, il Ministro ha detto che “bisognerà lavorare anche d’estate”. Sul fronte dell’Iva Zanonato ha detto: “Siamo riusciti a prorogare questo
aumento, con l’obiettivo di eliminarlo definitivamente”.
Le tariffe Rc auto
In un contesto come qyuello dell’assemblea Ania non si poteva non paralre di automobili. “Le tariffe Rc auto – ha detto sempre il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato – hanno raggiunto costi insostenibili in alcune zone sud del paese con aumenti anche del 20% nell’ultimo anno’’. Quanto ai dati forniti dall’Ania che segnalano un calo dei costi del 6% da settembre 2012 a maggio 2013, Zanonato ha detto che il governo controllerà: ‘’Monitoreremo questo dato – ha sottolineato – per capirne meglio la composizione e il suo consolidarsi nel tempo. Mi impegno a lavorare in questa direzione’’.
“La scatola nera – ha aggiunto – può essere uno ‘’strumento importante’’ per combattere le frodi nelle Rc Auto e ‘’una delle proposte sulle quali potremmo lavorare’’ è quella di ‘’rendere obbligatorio per i costruttori’’ installarla sulle vetture; anche se poi si dovrà ‘’decidere se utilizzare o meno questo strumento perché intacca profili di privacy’’.
L’estate è alle porte, la crisi non aspetterà. La sfida del governo dura lo spazio di due mesi.