Draghi,tanto osannato per nulla, siamo passati alla Meloni, che secondo me è la premier peggiore d’Europa.
Grazia Fazzini
via Facebook
Gentile lettrice, non condivido nulla della Meloni, non condivido le idee e le prassi, non condivido l’odio per i poveri e il cinismo, non condivido i giudizi storici tipo il giovanile: “Mussolini fu uno dei più grandi statisti italiani”. E neppure condivido i tratti caratteriali e “culturali”: il ragionare per slogan, l’aggressività esibita con smorfie e strabuzzo di occhi al fine di “manovrare” l’umore malmostoso della folla, il mentire sapendo di mentire (blocco navale dell’Africa, via le accise, ecc.) e perfino il suo romanesco così incolto (esiste un romanesco colto). Però se lei mi chiede se in Europa esiste di peggio, be’ la concorrenza devo dire è fortissima. Prenda Macron e Scholz, due maschere tragicomiche: il primo con manie di grandezza alla Napoleone e il secondo una specie di Brighella, il servo che sprezzava i servi ma era nell’animo il più vile e servile di tutti. Però la vera concorrenza alla Meloni viene dal genere femminile. La tedesca Ursula passerà alla storia come colei che ha ucciso l’idea fondante dell’Ue, trasformando una democrazia in tecnocrazia finanziaria aliena ai popoli. E non da meno sono certe erinni nordeuropee intrise di una cultura dell’odio, in particolare verso i russi, come la estone Kaja Kallas e la finlandese Sanna Marin. Di quest’ultima sarà ricordato solo che ha distrutto la neutralità della Finlandia e che da premier partecipava a party con sbaciucchiamento di partner maschili e femminili. Questo almeno la Meloni non lo fa.