Pd contro Pd sull’inceneritore a Roma? La cosa non sorprenderebbe viste le posizioni non proprio allineate all’interno del partito, con in testa che sulla questione aveva espresso delle riserve. Un parere, il suo, comunque non preso in considerazione dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che non ha avuto alcuna remora a dichiarare apertamente di considerare le idee della segretaria dem delle semplici opinioni personali. Succede però che Repubblica riporti in un articolo alcune dichiarazioni (“Sono contro l’opera, ma non si può sfiduciare il sindaco”) che Annalisa Corrado, responsabile conversione ecologica, clima e green economy nella segreteria Pd, avrebbe espresso contro l’inceneritore.
Pd contro Pd sull’inceneritore a Roma? La cosa non sorprenderebbe viste le posizioni non proprio allineate all’interno del partito di Gualtieri
Posizioni presto smentite dalla diretta interessata, è vero, ma che comunque hanno fatto drizzare le antenne in Campidoglio. “Un titolo ad effetto quello della redazione romana di Repubblica”, scrive Corrado, “un pezzo colmo di fantasia nella ricostruzione sia dell’evento sia della conversazione a margine”. Corrado nella sua smentita ci tiene a ribadire che la sua posizione “è totalmente in linea con quella della segretaria”.
Il fatto, però, dicono i gruppi consiliari capitolini Movimento 5 Stelle e Lista Civica Raggi – convinti che ci sia ancora tempo per cambiare il progetto e realizzare un impianto di ossicombustione “come stanno già facendo in Toscana” – è un’occasione persa dal Pd per fare finalmente qualcosa di ecologista e ambientalista. “Dopo avere sostenuto per anni la linea del no all’inceneritore, hanno cambiato idea alle prime difficoltà”, dichiarano in una nota i pentastellati, “ora accusano noi di essere quelli del no a prescindere, mentre noi abbiamo sempre detto sì a un impianto moderno che non bruci i rifiuti ma li trasformi in energia pulita.
Ci sono tecnologie più moderne che non producono gli effetti nefasti di un inceneritore”, proseguono , “usiamole. Ci sono esempi pratici un po’ dappertutto: per una volta, l’Italia sia la prima e non l’ultima. Mentre nel resto di Europa spengono gli inceneritori, a Roma vogliono costruirlo sapendo, tra l’altro, che nel 2030 sarà messo fuori legge”. Per Corrado, comunque, tutto si può ridurre a una becera strumentalizzazione, “polemiche lontane dal lavoro che dobbiamo fare, anche a fianco dell’amministrazione di Roma e col Sindaco Gualtieri”, lavoro che, a suo avviso, starebbero già facendo.
Peccato, però, che nonostante i dem esultino per dei dati forniti dal monitoraggio trimestrale dell’ACoS sui Servizi di igiene urbana, da cui si evincerebbe un trend in miglioramento per quanto riguarda la pulizia delle strade, la situazione, facendo un giro per Roma, non sembra tanto diversa rispetto a prima. Lo denuncia pure il marito dell’ex sindaca Virginia Raggi su Instagram, pubblicando la notizia e condividendo di seguito le foto di alcuni cumuli di immondizia sui marciapiedi.
Insomma, la città continua a essere sporca e all’interno del Pd pare evidente che non ci sia un allineamento reale su come affrontare l’emergenza rifiuti. Ormai, però, è forse troppo tardi per mettersi di traverso e fermare Gualtieri? Corrado in effetti sull’inceneritore sembra stare al fianco del sindaco solo perché ormai non può fare altro. Secondo quanto riportato da Repubblica, avrebbe infatti detto: “Gualtieri si è legato talmente intimamente a questo progetto…che cosa dobbiamo chiedergli? Le dimissioni? L’inceneritore è stato uno degli incipit per far cadere il governo, abbiamo perso la Regione Lazio perché i 5 Stelle non volevano fare campagna elettorale con il Pd e adesso non possiamo mettere a rischio la Capitale”.