In occasione del 125esimo anniversario dalla nascita dell’Inps, Papa Francesco ha ricevuto in udienza dirigenti e dipendenti dell’Istituto nazionale di previdenza sociale e ha affrontato temi cruciali come il lavoro e le pensioni.
Il Papa all’Inps, il messaggio sulla dignità del lavoro e sulle pensioni
Durante l’udienza, il Pontefice ha sottolineato che il sistema previdenziale fa perno sulle nuove generazioni. “La meritata pensione di un lavoratore, si sostiene non solo grazie ai suoi anni di lavoro, ma anche sul fatto che c’è qualcuno che, attraverso la sua attività, sta pagando concretamente la pensione di altri”, ha ricordato Bergoglio, rimarcando che l’esistenza di un forte legame tra le diverse generazioni rappresenta un presupposto fondamentale affinché la previdenza funzioni.
“Vedo qui dei bambini, e mi viene in mente l’espressione di un uomo di quasi 60 anni, che davanti all’inverno demografico italiano dice: ‘Ma chi pagherà la mia pensione? Non saranno i cagnolini che la gente ha al posto dei figli’”, ha aggiunto il Santo Padre alludendo alla profonda crisi della natalità in Italia, innescata dalla ben più profonda crisi del lavoro che impedisce a uomini e donne di raggiungere stabilità e indipendenza economica al fine di creare una famiglia.
“Il tema della previdenza è sempre attuale”, ha aggiunto il Papa. “Da una parte, infatti, la società sembra aver smarrito l’orizzonte futuro: si è appiattita sul presente e interessa poco quello che potrà capitare alle future generazioni. ‘Io faccio la mia, poi, che si arrangino’. Non va. Segni preoccupanti in tal senso sono la crisi ecologica e il debito pubblico che viene caricato sulle spalle dei figli e dei nipoti. Pensare che in alcuni Paesi i nipoti nasceranno con un debito pubblico terribile! La scelta della sostenibilità, invece, risponde al principio per cui è ingiusto affidare ai giovani pesi irreversibili e troppo gravosi. Dall’altra parte, la previdenza è una forma di welfare che tiene insieme le diverse generazioni tra loro”.
L’appello del Pontefice in occasione dei 125 anni dell’Istituto
Infine, Bergoglio si è concentrato sul tema del lavoro. “No al lavoro nero. No all’abuso del lavoro precario. Sì al lavoro dignitoso”, ha affermato, lanciando un preciso appello a dirigenti e dipendenti dell’Inps.
Soffermandosi sul lavoro in nero, in particolare, Papa Francesco ha precisato che “non permette alle famiglie di contribuire e accedere secondo giustizia al sistema pensionistico” e che “falsa il mercato del lavoro ed espone i lavoratori a forme di sfruttamento e di ingiustizia”. E ha concluso: “La precarietà ha un impatto sulle scelte di vita dei giovani e talora costringe a lavorare anche quando le forze vengono meno”.