Addio al garante (ovvero Beppe Grillo), stop al tetto dei due mandati e sì alle alleanze con altre forze politiche ma solo con un accordo programmatico. Sono queste le decisioni prese dagli iscritti del Movimento 5 Stelle con il voto dell’assemblea Costituente, in corso oggi a Roma.
Costituente M5S, le decisioni degli iscritti dal garante ai due mandati
Partiamo dal garante: il 63,24% dei votanti si è detto a favore dell’eliminazione del ruolo del garante, oggi ricoperto da Grillo. Modifica allo statuto approvata in quanto è stato raggiunto il quorum, ovvero il voto della metà più uno degli aventi diritto. Viene poi eliminata la regola dei due mandati: Il 72,08% degli iscritti si è detto d’accordo alla modifica della regola attuale che impone un tetto dei mandati elettivi, fissato oggi a due.
Sono passate con più del 50% tutte le opzioni di revisione della regola dei due mandati, tra cui passare a un tetto di tre mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e presidente di Regione. Altra novità importante riguarda le alleanze. Che devono essere condizionate a un accordo programmatico preciso per il 92,4% dei votanti, come comunicato dal notaio in occasione dell’evento Nova. In particolare, l’81,2% dei votanti non vuole vietare le alleanze.
L’assemblea degli iscritti ha votato in maggioranza anche per dichiararsi “progressisti indipendenti”, per quanto riguarda il posizionamento politico del M5S. Gli iscritti hanno approvato, con il 78,65% dei voti, anche la possibilità di modificare il simbolo.
Il presidente M5S, Giuseppe Conte, ha commentato il voto rivendicando il risultato dell’assemblea: “Abbiamo pensato questa Costituente per tracciare una nuova rotta, per ascoltare la base, voi iscritti che non ci avete mai lasciato a dispetto delle scissioni e dei tradimenti di qualcuno che aveva contribuito al sogno. Noi rispondiamo con più partecipazione. Il fuoco è vivo, non si è spento, è sempre dentro di noi, il M5s non sarà mai una timida brezza, ma un vento forte”.