Stai a vedere che il medico di base che ha avuto in cura U Siccu, sotto falso nome, potrebbe sapere molto più di quanto non voglia far credere. Lo sospettano gli inquirenti che ieri hanno iscritto al registro degli indagati Alfonso Tumbarello (nella foto), il medico che da anni aveva in cura Matteo Messina Denaro a cui prescriveva farmaci e visite specialistiche a nome di Andrea Bonafede, ossia l’identità – tutt’altro che fittizia – usata dal boss per cercare di sviare le indagini.
Il medico di Messina Denaro tentò la fortuna in politica, ma senza farcela. Ora è indagato insieme a un oncologo
Peccato che il medico di Messina Denaro avesse ben due pazienti con le stesse identiche generalità, una usata dal latitante e l’altra dal vero Bonafede, ma non se ne sarebbe mai accorto. Concetto, questo, che il medico sta sostenendo con forza agli investigatori ai quali ha detto di “non sapere nulla” dell’identità del boss e ribadendo che “per me lui era il signor Bonafede”.
Una tesi che evidentemente non ha convinto gli inquirenti che intendono vederci chiaro e infatti hanno già fatto perquisire sia l’abitazione che lo studio del medico per capire se sia stato soltanto sbadato, come sostiene lui, o se stia nascondendo qualcosa.
Tumbarello ha più volte tentato di impegnarsi in politica
Quel che è certo è che il nome di Tumbarello non è nuovo alle cronache cittadine perché il medico di Messina Denaro ha più volte tentato di impegnarsi in politica. Il primo incarico lo ottiene in provincia dove riveste il ruolo di consigliere, poi nel 2006 decide di alzare il tiro e si candida per una poltrona all’Assemblea regionale siciliana con la lista dell’Udc a sostegno di Totò Cuffaro, quest’ultimo condannato in via definitiva per aver favorito Cosa nostra e scarcerato nel 2015.
Ma il tentativo si rivelò un flop con Tumbarello che ottenne 2.697 preferenze e mancò l’elezione. Malgrado la batosta, il medico non si è scoraggiato più di tanto e soltanto pochi anni dopo, per la precisione nel 2011, decide di prendere parte alla contesa per diventare sindaco di Campobello di Mazara.
Questa volta a candidarlo è il Popolo delle libertà ma Tumbarello per l’ennesima volta resta a secco. Anzi in quest’occasione subisce una sonora bocciatura visto che, all’esito del voto, resta fuori perfino dal ballottaggio, piazzandosi quinto. Un ultimo smacco a seguito del quale capisce che forse la politica non fa per lui e per questo finisce per ritornare a mettere anima e corpo nella sua professione.
Indagato anche l’oncologo trapanese Filippo Zerilli
Ed è finito indagato anche un altro camice bianco, sempre per connivenze con Messina Denaro. Si tratta dell’oncologo trapanese, Filippo Zerilli. Secondo gli inquirenti, che lo accusano di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, Zerilli avrebbe eseguito l’esame del dna necessario alle cure chemioterapiche a cui il padrino di Castlelvetrano doveva sottoporsi. Il suo studio è stato perquisito dai carabinieri.