Quello sul Recovery fund fu un negoziato record durato quattro giorni e quattro notti. Il summit più lungo della storia dell’Unione europea. L’accordo fu raggiunto all’alba dell’ultimo giorno dopo trattative estenuanti tra i vari leader e capi di Stato. Dei 750 miliardi stabiliti l’Italia, in quel luglio del 2020, riuscì a ottenere la fetta più grossa: 209 miliardi. A trattare per noi c’era l’allora premier Giuseppe Conte, attuale leader del M5S. Che al suo ritorno dall’Europa in Parlamento fu accolto da una standing ovation per l’impresa storica.
Il M5S ricorda a Gentiloni che l’accordo sul Pnrr fu raggiunto dopo trattative sfiancanti. “E Conte ottenne la fetta più grossa”
Ma il commissario Ue Paolo Gentiloni prova a riscrivere la storia. Non ci fu alcun negoziato per stabilire le quote da assegnare ai singoli Paesi. A decidere la distribuzione del fondo fu un algoritmo messo a punto da due alti funzionari della Commissione. È quanto incredibilmente ha detto Gentiloni in una intervista contenuta nel libro di Paolo Valentino “Nelle vene di Bruxelles. Storie e segreti della capitale d’Europa”, edito da Solferino, di cui il Corriere della sera ha pubblicato un estratto.
“Parlo delle quote di finanziamento assegnate ai diversi Paesi. Non sono state negoziate dai capi di governo. Sono state ricavate da un algoritmo che è stato tra l’altro ideato e definito da due direttori generali (entrambi olandesi). C’è un po’ di retorica italiana sul fatto che abbiamo conquistato un sacco di soldi. Non è vero. L’Italia è il settimo Paese in termini di rapporto tra soldi ricevuti e Pil. Ci sono altri che in termini relativi hanno portato a casa molto di più, dalla Spagna alla Croazia. Sempre grazie all’algoritmo”.
Patuanelli: “Mi spiace vedere la sciatteria con cui un Commissario liquida quella stagione”
Quanto basta per scatenare l’ira dei pentastellati che rinfacciano al commissario Ue un Patto di stabilità lacrime e sangue. “Mi spiace vedere la sciatteria con cui un Commissario liquida quella stagione, peraltro sproloquiando alla fine del suo mandato e alla vigilia di una competizione europea. Solo per danneggiare un’altra forza politica. Che tristezza”, dichiara il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli.
In mattinata Gentiloni, intervenuto alla presentazione di un libro, aggiunge: “È verissimo che il governo italiano ha dato un contributo fondamentale al fatto che si arrivasse alla decisione del Next GenerationEu”, e “fondamentale” è stata anche la proposta della Commissione”, poi nel lunghissimo Consiglio europeo l’allora premier Conte e il ministro dell’Economia Gualtieri “hanno fatto la loro parte”. Ma lo sproloquio rimane.