Il ministro Lollobrigida ha detto in Parlamento: “Per fortuna la siccità quest’anno colpisce molto di più il Sud, specie la Sicilia”. Che si vergogni.
Lucetta Fanini
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Gentile lettrice, a giudicare dalle tante gaffe – la “sostituzione etnica”, “i poveri mangiano meglio dei ricchi” – mi pare che il Lollo-pensiero fatichi ad esprimersi quando il ministro non segue un testo scritto. Ha alzato lo sguardo dal foglio poche volte, durante l’interrogazione parlamentare, e una di quelle volte ha fatto quell’affermazione indecente. Poiché dagli errori di parola spesso si capisce il non detto, parlerei di un lapsus freudiano-politico, coerente col pensiero della sua datrice di lavoro, sua cognata, la quale se ne infischia dei poveri e quindi anche del Sud d’Italia. L’interesse di questo governo è orientato a favore delle classi abbienti. Altrimenti non avrebbe depotenziato la tassa sugli extraprofitti bancari né avrebbe varato l’autonomia differenziata, una bomba atomica destinata a infrangere l’unità nazionale. Del resto, per loro, i poveri e i disoccupati sono “fannulloni sul divano”. Anche la Thatcher odiava i poveri. Diceva: “Abbiamo bisogno di più ricchi” e sosteneva che “la società non esiste, esistono gli individui”, da cui consegue che la solidarietà non è dovuta ed è bene che il più forte opprima il più debole secondo la legge della giungla. Quello che nella Thatcher era un pensiero feroce ma legittimo, nei nostri pessimi governanti di oggi è solo un feroce istinto di prevaricazione, come ci si può attendere da chi politicamente si è fatto le ossa nel partito che fu l’erede diretto del fascismo.
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