Il leader indipendentista catalano, Carles Puigdemont, è riapparso, dopo sette anni di esilio fuori dalla Spagna, giovedì a Barcellona, dove è intervenuto in una manifestazione organizzata vicino al Parlamento da Junts davanti a migliaia di sostenitori.
Carles Puigdemont è riapparso giovedì a Barcellona, dopo sette anni di esilio fuori dalla Spagna per il fallito tentativo di secessione del 2017
Il Parlamento catalano è riunito per il dibattuto di investitura del socialista Salvador Illa. “Viva la Catalogna libera!”, ha gridato Puigdemont durante il suo discorso dal palco tra gli applausi e la folla che ha inneggiato a “presidente, presidente!”. Il leader indipendentista è tuttora sottoposto a un mandato d’arresto per il suo ruolo nel fallito tentativo di secessione del 2017.
“Oggi siamo venuti qui per ricordare che siamo ancora qui perché non possiamo arrenderci”
“Nonostante i loro sforzi, nonostante abbiano voluto ferirci profondamente, nonostante abbiamo visto il loro volto repressivo, oggi siamo venuti qui per ricordare loro che siamo ancora qui! Siamo ancora qui! E siamo ancora qui perché non abbiamo possiamo arrenderci. Viva la Catalogna libera!”, ha gridato Puigdemont durante il suo discorso dal palco.
La polizia catalana ha avviato un’operazione per trovare e arrestare il leader indipendentista
L’emittente spagnola TV3 riferisce che la polizia catalana ha avviato un’operazione per trovare e arrestare Puigdemont. “Non so quando ci rivedremo, amici, ma qualunque cosa accada, spero che quando ci rivedremo potremo gridare, insieme e a gran voce: ‘Lunga vita alla Catalogna libera’”, ha dichiarato Puigdemont lasciando il palco da cui ha parlato alla prima apparizione a Barcellona da sette anni. Secondo quanto riportato da La Vanguardia, si sospetta che Carles Puigdemont abbia lasciato la zona dove si trovava a Barcellona in auto: la polizia sta effettuando controlli su tutti i veicoli in partenza per la Francia alla frontiera di La Jonquera.
A lugli la Corte suprema spagnola ha rifiutato di concedere l’amnistia a Carles Puigdemont e ha mantenuto il mandato di arresto nei suoi confronti. Sono più di quattrocento le persone processate o condannate per reati legati al tentativo di indipendenza della Catalogna nel 2017: il compito si preannuncia arduo per i tribunali, che dovranno decidere caso per caso.