Le sue parole sono tutte da verificare, ma secondo quanto racconta oggi il Corriere, Giandavide De Pau, rinviato a giudizio per il triplice omicidio delle prostitute cinesi, avvenuto a Roma, si è autoaccusato dell’omicidio di David Rossi, l’ex responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena precipitato dalla finestra del suo ufficio nel 2013.
Giandavide De Pau dal carcere si è autoaccusato dell’omicidio dell’ex capo della comunicazione di Mps, David Rossi
“Non stavo in mezzo a persone normali… parlavo… c’avevo il lavoro mio… stavo proprio su un altro pianeta, con la gente… cioè facevo tutto… facevo favori…”, ha raccontato De Pau aggiungendo di aver detto alla prostituta Jessica Rodriguez Carvajal: “io ho ucciso molte persone. Tu non sai chi sono io, sono una persona molto cattiva e sai perché non ti uccido? Perché tu sei come me”.
Secondo quanto riporta il Corriere, l’avvocato Alessandro De Federicis, che assiste De Pau, ha chiesto alla Procura di ascoltare due ufficiali di polizia giudiziaria, Piero De Lorenzo e Michele Marri, che il 22 maggio 2019, durante un colloquio con De Pau nel carcere di Regina Coeli, raccolsero la confessione.
“Sappiamo che a un mese dalla morte di David questa persona si faceva fotografare in compagnia di Senese, un boss che controllava una batteria di calabresi: chiediamo di accertare i fatti e ci diciamo preoccupati per non aver saputo nulla di tutto ciò” ha detto l’avvocato della famiglia Rossi, Carmelo Miceli.
È stato uno dei più stretti collaboratori del boss Michele Senese
Giandavide De Pau in passato è stato uno dei più stretti collaboratori del boss Michele Senese, detto “o’ pazz”, ma il suo nome era anche comparso nell’inchiesta “Mondo di mezzo” quando, a fine aprile 2013, i Ros lo avevano fotografato mentre accompagnava lo stesso Senese a un incontro con Massimo Carminati.