“Non vogliamo lasciare nessuno solo abbandonato a se stesso, soprattutto in un momento in cui ci sono delle sofferenze ancora più acuite. Vogliamo dare il segno della presenza concreta dello Stato, vorrei dire ai cittadini in difficoltà che non stiamo girando il volto dall’altra parte. Abbiamo varato subito un provvedimento di grande urgenza e impatto. Ho appena firmato un Dpcm che dispone la somma di 4,3 miliardi sul fondo di solidarietà comunale”. E’ quanto ha detto il premier, Giuseppe Conte, ieri sera, nel corso di una conferenza stampa con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Il presidente del Consiglio ha annunciato, inoltre, che con una ordinanza della Protezione Civile saranno aggiunti allo stesso fondo “400 milioni, un ulteriore anticipo che destiniamo ai Comuni con il vincolo di utilizzarli per le persone che non possono fare la spesa”. “Con questi 400 milioni – ha proseguito Conte – nasceranno buoni spesa e possibilità di erogare generi alimentari. Abbiamo anche previsto delle misure rafforzate per favorire le donazioni, donazioni anche di produttori, distributori, non vogliamo tassare la solidarietà. Siamo tutti sulla stessa barca, stiamo tutti vivendo questo disagio e dobbiamo aiutare chi è più in difficoltà”.
Parlando della riapertura delle attività produttive, il premier ha affermato che “è ancora troppo presto. Inizieremo a lavorarci dall’inizio della settimana, in questo momento non siamo ancora in condizione di definirlo”, mentre per quanto riguarda il prolungamento della sospensione delle attività didattiche oltre il 3 aprile, ha confermato che non c’è una prospettiva per il ritorno a scuola. Commentando la chiusura agli Eurobond da parte del presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, il premier ha assicurato: “C’è un dibattito in corso, quello che mi mi permetto di dire e sarò inflessibile, qui c’è un appuntamento con la storia, l’Ue deve dimostrare se è all’altezza di questa chiamata con la storia, soprattutto con una emergenza così inaudita. Mi batterò fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultimo grammo di energia per ottenere una risposta europea, forte, vigorosa e coesa”.
Per il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri “le parole della presidente della commissione sono sbagliate, mi dispiace che le abbia pronunciate. Noi siamo impegnati come paese perché tra queste proposte figuri anche l’emissione comune di titoli per sostenere le spese straordinarie dell’emergenza. Questa è la risposta più adeguata – ha concluso il ministro dell’Economia – ci aspettiamo che tutti si rendano conto che l’Ue deve essere all’altezza di questa sfida, anche la presidente. E’ necessario uno sforzo comune senza precedenti per rilanciare l’economia, un grande piano di ricostruzione europeo. C’è un grande lavoro da fare, l’Europa tutta deve essere all’altezza di questa sfida”.
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