Neanche se ne parla. La tassa sugli extraprofitti delle banche non viene neanche considerata dal governo e dalla maggioranza. Tanto da sopprimere la proposta di legge del Movimento 5 Stelle che chiede proprio di introdurre una tassa sugli extraprofitti bancari.
In commissione Finanze, alla Camera, la maggioranza ha votato l’emendamento soppressivo della proposta a prima firma del capogruppo pentastellato a Montecitorio, Francesco Silvestri. Ed è proprio lui stesso a dare notizia di quanto avvenuto in commissione.
Il governo salva le banche: cancellata la proposta per la tassa sugli extraprofitti
Con l’approvazione dell’emendamento soppressivo, il testo viene di fatto bloccato e lunedì in Aula, alla Camera, si terrà di fatto solo la discussione generale. Silvestri denuncia: “Mentre milioni di persone devono far fronte all’aumento delle tasse sulla casa, a quelle sui beni di prima necessità e ai tagli a servizi essenziali come la sanità, la maggioranza di governo proprio non ce la fa proprio a toccare i privilegi di chi ha fatto oltre 40 miliardi sul sudore di milioni di persone che hanno visto aumentare la rata del proprio mutuo di oltre il 70%”.
“Questo governo ha mostrato tutta la sua codardia politica, financo a negare l’esistenza stessa di extraprofitti frutto di situazioni emergenziali che hanno arricchito oltremodo gli istituti di credito”, spiega Silvestri. Che conclude: “Assistiamo da oltre un anno e mezzo a una farsa vergognosa, la destra sociale si è seduta in salotto e non ha più voglia di alzarsi”. Ma la battaglia non è finita qui e Silvestri annuncia che ci riproverà con la Manovra e poi, se dovesse servire, di nuovo a gennaio.