“Dal Consiglio dei ministri due ottime notizie: la prima è l’ulteriore rinvio delle cartelle esattoriali, che getta le basi per un riordino generale della riscossione 2021, la seconda è la richiesta di scostamento da 32 miliardi di euro che verrà presto votata dal Parlamento. – Lo dichiarano in una nota i deputati M5S della commissione Finanze – una cifra molto soddisfacente, se pensiamo che solo fino a pochi giorni fa si parlava di poco più di 20 miliardi. E d’altra parte è urgente approvare un decreto Ristori ambizioso, che intervenga sia sul lato fiscale che sul fondo perduto per le attività più colpite. Continuiamo a lavorare per la ripresa, andando oltre a chi pensa solo ai suoi interessi di bottega”.
Il rischio era che la crisi di governo potesse sbarrare la strada alla macchina degli aiuti anti-Covid compromettendo il percorso dei nuovi ristori per le attività colpite dall’emergenza pandemica e con essi i fondi per i vaccini. Il Parlamento dovrebbe votare lo scostamento il 20 gennaio, dopo l’esito dell’informativa del premier Giuseppe Conte. Arriva anche una mini-proroga dell’invio delle cartelle esattoriali a fine mese, in attesa di un pacchetto di misure che attutisca l’impatto dei 50 milioni di atti sospesi duranti la pandemia.
La via per i nuovi aiuti all’economia, ancora vessata dai danni delle chiusure anti-Covid, rimane quindi legata a doppio filo alle sorti dell’esecutivo, ma il nuovo decreto, assicura il ministro agli affari regionali, Francesco Boccia, ha “la massima priorità” e la crisi “non ci impedirà di correre per garantire tempi rapidi” ai nuovi aiuti ad hoc per lo sci e agli interventi “cospicui” per bar e ristoranti e su tutte le attività penalizzate dalle chiusure. In previsione ci sarebbe un nuovo Cdm subito dopo il via libera delle Camere al nuovo extradeficit.
Non tutte le risorse sarebbero da utilizzare subito per il decreto Ristori e una parte potrebbe essere tenuta come mini-salvagente per evitare di dover procedere, magari a stretto giro, con ulteriori richieste di scostamento in un quadro politico così incerto. Il governo, fanno sapere da palazzo Chigi, continuerà a fare “il meglio” per aiutare famiglie e imprese, come ha assicurato anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che nei giorni scorsi aveva ipotizzato una richiesta attorno al punto e mezzo di Pil, circa 25 miliardi. “Una delle manovre più massicce” – secondo il ministro – messe in campo finora per contrastare la pandemia”. Oltre oltre 100 miliardi di interventi.