Un’infornata di nomine alla Forestale, con la promozione di generali e colonnelli, arrivata a novembre. Giusto qualche mese prima che il Corpo si unisca all’Arma dei Carabinieri: perché dall’1 gennaio 2017 entrerà in vigore la fusione. Tanto che, per questo motivo, a luglio il Governo aveva bloccato il concorso per le assunzioni di nuovi agenti.
NOMINE LAST MINUTE – Ma se da un lato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, è stato solerte a far slittare il bando per le assunzioni, d’altra parte ha trovato il tempo per portare a termine alcune nomine, indicando due nuovi generali e ventiquattro colonnelli. Il consiglio di amministrazione del Corpo ha approvato la delibera, che ora deve essere vagliata dalla Corte dei Conti. Insomma, intoppi permettendo, il passo è stato compiuto proprio in una delicata fase di transizione, caratterizzata dalle proteste di molti agenti della Forestale che dall’1 gennaio passeranno da civili a militari. Certo, la procedura per la promozione è stata lunga e rispettosa dell’iter previsto. “Ma ci pare strano che scattino delle promozioni per alti ufficiali proprio mentre il Corpo forestale viene smantellato. In questa fase sarebbe stato opportuno congelare tutto”, ha spiegato a La Notizia il deputato del Movimento 5 Stelle, Massimiliano Bernini, che sul caso ha presentato un’interrogazione alla Camera. Il suo scopo è di ottenere un chiarimento ufficiale da Martina.
PROFILI – I due promossi al grado di generale – con due diversi scrutini – sono Massimiliano Conti e Berardino Abbruzzese, che hanno ricoperto un ruolo molto attivo nella realizzazione dell’accorpamento della Forestale con i Carabinieri. Entrambi, dal nuovo anno, saranno automaticamente generali dell’Arma. Nessuno ha sollevato dubbi sulla loro qualità, né ha avuto qualcosa da eccepire sul curriculum. La perplessità è infatti legata alla tempistica della promozione. “Il Governo ha ritenuto di sospendere la procedura concorsuale già bandita per l’assunzione in vista della soppressione del Corpo”, ha ricordato Danilo Scipio, segretario dell’Ugl-Cfs. “Ora che l’assorbimento è imminente – ha argomentato il rappresentante dei lavoratori – il ministro Martina procede alla nomina di 2 generali e 24 colonnelli che non servono a niente. Alla faccia della spending review e delle sbandierate razionalizzazioni”. I 5 Stelle, quindi, vogliono vederci chiaro. Per questo Bernini ha messo nero su bianco i suoi dubbi: “Ci sarebbe senz’altro bisogno di personale del ruolo agenti, ad oggi carente di quasi 1.000 unità sulle 4.800 previste, soprattutto in vista dell’imminente transito nell’Arma dei carabinieri. Ed è inopportuna la nomina di 2 generali e 24 colonnelli del Corpo forestale dello Stato”. Il motivo è presto detto: “Di fatto non avranno il tempo e il modo di esercitare le nuove funzioni nel Corpo forestale dello Stato, visto che dall’1 gennaio 2017 diventeranno ufficiali dei carabinieri”.
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