Difendere l’indifendibile. E’ questo che il Governo sta facendo sui tagli alla Sanità. Perché dopo le spiegazioni, che spiegazioni non sono, del ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, è arrivata anche la difesa d’ufficio del ministro per le Riforme. Maria Elena Boschi, intervenendo al Senato per porre la questione di fiducia sul decreto enti locali, ha affermato: “E’ emersa la preoccupazione per i tagli alla sanità, tema che è diventato oggetto di dibattito pubblico anche sulla stampa ma sono state riportate notizie che non corrispondono al testo votato in commissione. I tagli alla sanità recepiti in questo testo sono quelli concordati con le regioni in sede di conferenza unificata il 2 luglio con il voto unanime delle regioni”. Appunto si tratta di tagli per 2,3 miliardi alla sanità pubblica. Ovviamente cosa importa a lor signori se si continua a morire in barella in attesa di un ricovero o di visite fissate con tempi biblici d’attesa? Niente. Niente di niente. E allora non resta che prepararci a convivere con una sanità messa in croce ancora più di ora. Fiducia che in serata è arrivata con 163 voti a favore e 111 contrari.
24/12/2024
19:01
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