È il giorno di Nicola Gratteri. Oggi alle 12 nella Sala Criscuolo di Palazzo di Giustizia il nuovo Procuratore Capo di Napoli si insedia dopo gli anni in Calabria tra inchieste, intimidazioni e polemiche che lo seguono sin dall’annuncio di questa nomina. In particolare i penalisti hanno detto di essere “perplessi” sulla “cultura liberale e democratica” del procuratore, come ha dichiarato il presidente Marco Campora sulle pagine di questo giornale (si veda l’edizione del 18 ottobre).
Tra speranza e diffidenze. Oggi a Napoli si insedia il nuovo Procuratore Capo Nicola Gratteri
Gratteri non si è scomposto e ieri parlando col Corriere della sera ha fatto sapere di voler ascoltare tutti, ma anche di essere un “decisionista”, richiamando la lotta contro i poteri forti anche in questa città. Così il dibattito si accende e le forze politiche, parlamentari e associazioni forensi cominciano a intervenire su un nuovo corso che può aprire scenari inediti per la giustizia napoletana. Interventi che vanno dall’appoggio incondizionato al magistrato ai distinguo sulla realtà di Napoli, così diversa da quella calabrese.
“Auguro buon lavoro al nuovo procuratore che ora si trova in un contesto criminale diverso rispetto alla ‘Ndrangheta – ha detto Sandro Ruotolo, della segreteria nazionale del Pd – con i 180 clan dell’area metropolitana dove il tessuto è più effervescente perché ci sono sei Comuni sciolti per camorra. Qui c’è di tutto, dalla criminalità di strada a quella dei colletti bianchi. Gratteri dovrà colpire quel fronte della borghesia che fa affari con i clan. E speriamo che il decisionismo annunciato porti dalla stessa parte la città, perché non c’è da affrontare solo la camorra, ma una zona grigia che va dalle case popolari occupate alla fortissima richiesta di giustizia sociale”.
Altri distinguo arrivano dai Giuristi Democratici: “Noi di Gd – ha messo in chiaro l’avvocato Danilo Risi, dell’esecutivo nazionale – coltiviamo una cultura giuridica garantista, difficile da difendere in questi tempi di giustizialismo imperante e di spettacolarizzazione dell’attività dei magistrati. Auguriamo a Gratteri un buon lavoro in questo difficile e prestigioso incarico, con l’auspicio che valorizzi il lavoro di squadra e instauri relazioni rispettose e professionali con l’avvocatura, nel rispetto dei rispettivi ruoli, rifuggendo eccessi di protagonismo e spettacolarizzazione”.
Grande soddisfazione e appoggio arrivano invece da destra: “non si poteva scegliere profilo più giusto di quello di Gratteri, per il contrasto ad ogni forma di criminalità – ha dichiarato Severino Nappi, capogruppo della Lega in Regione Campania – per riappropriarsi finalmente di intere aree finite per anni nelle mani della camorra. Gratteri rappresenta una figura di grande spessore e sono certo che anche nel nuovo ruolo trasferirà con successo, con i fatti, e con i risultati, l’esperienza, la professionalità, il profondo senso dello Stato che da sempre lo contraddistinguono”.
Plaudono M5S e destre, cauti il Pd e i penalisti
Una linea condivisa dal senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli. “Gratteri – ha detto – offre alla città la garanzia di un profilo di assoluta eccellenza, e di comprovate esperienza e capacità organizzative, in grado di riportare serenità nella Procura partenopea, e di esercitare – con il dovuto equilibrio – il necessario rigore giudiziario in un territorio devastato da un’illegalità perniciosa e diffusa”.
Supporto al neo Procuratore arriva anche dai Cinque Stelle con il coordinatore regionale, ed ex sottosegretario, Salvatore Micillo. “Il M5S sarà al suo fianco com’è al fianco di tanti magistrati che combattono con pervicacia il malaffare. Dalla ‘ndrangheta calabrese alla camorra napoletana ci sono molte differenze ma anche similitudini. Siamo certi che Gratteri si occuperà con estrema attenzione delle ecomafie, contro cui la nostra forza politica da sempre si batte. Il Movimento in questi anni ha scelto persone come Sergio Costa, Cafiero De Raho e Roberto Scarpinato che della lotta alle mafie hanno fatto una ragione di vita. Uomini dello Stato come loro e come Gratteri meritano la nostra gratitudine”.