di Matilde Miceli
Il Festival internazionale del Film di Roma batte cassa ai soci fondatori, in particolare al Comune di Roma, alla Regione e alla Camera di Commercio di Roma. Se non si sbrigano a confermare il loro contributo per il 2013, non solo l’VIII edizione del Festival rischia di saltare, ma ripercussioni ci potrebbero essere anche per il personale della Fondazione, considerato dal board direttivo della kermesse romana una componente “troppo” rigida che pesa sui costi fissi della macchina organizzativa del Festival. Si tratta complessivamente di 30 dipendenti assunti a tempo indeterminato o determinato, e 5 precari che hanno già minacciato vertenza, cui si aggiungono tutti i collaboratori temporanei arruolati nello staff della Fondazione per il periodo del Festival.
E’ scritto nero su bianco sulla relazione al bilancio di previsione per il 2013 che Paolo Ferrari e Lamberto Mancini, rispettivamente presidente e direttore generale del Festival di Roma, hanno appena mandato ai soci fondatori, chiedendo di definire quanto prima il loro ruolo all’interno della Fondazione e confermare un contributo complessivo di 5 milioni e 800 mila euro che rappresenta la metà del budget 2013 previsto per l’organizzazione del Festival, ovvero 11 milioni e 800 mila euro (nel 2012 era stato di 12milioni). La parte restante del budget sarà coperta dalle sponsorizzazioni, circa 4 milioni e 300 mila euro, e dalla realizzazione di progetti speciali già avviati o da avviare con enti istituzionali come il Ministero dell’Ambiente o il Ministero dello Sviluppo Economico.
Nonostante i solleciti, non è stata ancora fissata una data per la riunione del Collegio dei Soci Fondatori, dalla quale dovrebbero arrivare i primi impegni per la prossima edizione del Festival. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che si è appena insediato negli uffici della Regione, ha promesso che avrebbe confermato il suo sostegno al Festival, ma in un’ottica di risparmio. Il Sindaco uscente di Roma, Gianni Alemanno, è invece impegnatissimo in campagna elettorale.
Intanto la macchina organizzativa della Fondazione Cinema per Roma, nonostante la minaccia di aprire uno stato di crisi per il personale, inizia a disegnare il nuovo profilo del Festival. E non sembra interessata a risparmiare.
E’ confermata la costruzione del Villaggio del Cinema all’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’utilizzo della Sala Santa Cecilia che peserà sul budget complessivo circa 300mila euro, la costruzione di una tensostruttura da 650 posti, il mantenimento di tutte le sezioni previste nel 2012, più la previsione di un significativo Gala, fuori concorso, per provare a riportare un po’ di glamour a Roma. E in tempi di spending review il direttore artistico Marco Müller punta i piedi e chiede più giorni di ospitalità per la stampa internazionale che sarà invitata a Roma.