Via libera del Senato al voto di fiducia al governo sul decreto Rilancio: 159 i voti favorevoli, 121 contrari e nessun astenute. La maxi-manovra da 55 miliardi, già approvata dalla Camera, ora è legge (qui il testo). Il cuore del decreto sono le misure a sostegno delle famiglie e delle imprese, che in parte rafforzano e prolungano molti interventi del Cura Italia, a partire dall’impegno per il sistema sanitario.
Il decreto prevede la detrazione al 110% per gli interventi che rendano gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico e più sicuri in caso di terremoti è estesa anche a immobili del terzo settore e alle seconde case, tranne case di lusso, ville e castelli. Potranno invece usufruirne i proprietari delle villette a schiera. Per l’efficientamento energetico rivisti al ribasso i tetti di spesa detraibile, che variano in base al tipo di abitazione. Resta la possibilità di interventi senza mettere mano al portafogli, cedendo il superbonus alle imprese che eseguono i lavori o a un istituto finanziario.
Nel settore auto e moto il dl Rilancio prevede incentivi fino a 3.500 euro per chi acquista un’auto Euro 6 (categoria che comprende anche mezzi a benzina e gasolio) e ne rottama una vecchia di almeno 10 anni. L’incentivo si dimezza senza rottamazione. Il bonus vale fino al 31 dicembre 2020 per auto con prezzi fino a 40 mila euro. Auto green: l’incentivo arriva a 10 mila euro per le elettriche e a 6.500 per le ibride. Per moto e motorini elettrici o ibridi, l’ecobonus sale fino a 4 mila euro in caso di rottamazione di un mezzo vecchio. L’incentivo scatta anche senza rottamazione, ma si ferma a 3 mila euro.
Novità anche per Cassa integrazione e contratti. Le quattro settimane di cassa integrazione Covid, previste per l’autunno, si potranno anticipare da subito. Proroga, inoltre, dei contratti di apprendisti e lavoratori a termine, per tanti giorni quanti sono stati quelli di stop imposto dal lockdown. Via libera anche all’adeguamento delle pensioni per gli invalidi totali, che passano da 285 ad almeno 516 euro.
I Comuni, inoltre, potranno premiare con uno sconto fino al 20% chi pagherà l’Imu scegliendo l’addebito sul conto corrente. Resteranno valide fino alla fine dell’anno le carte d’identità e le patenti scadute nei mesi del lockdown. Chi ha figli fino a 12 anni potrà usare i 30 giorni di congedo retribuito al 50% fino al 31 agosto, quindi un mese in più del previsto. Inoltre i Comuni dovranno usare i 150 milioni aggiuntivi stanziati con il decreto per organizzare e pensare a centri estivi per i bambini fino a 3 anni e per i più grandi. La fascia di età è stata infatti modificata, passando da 3-14 anni a 0-16 anni.
Raddoppiati i fondi destinati alle scuole paritarie, con altri 150 milioni. Grazie a una nuova deroga poi, le classi delle elementari potranno avere anche meno di 15 alunni. Per quanto riguarda, invece, lo smart working. Sarà per il 50% dei dipendenti della pubblica amministrazione con mansioni che possono essere svolte da casa, lo smart working viene prorogato fino al 31 dicembre 2020. La modifica al decreto Rilancio introduce poi il “Piano organizzativo del lavoro agile”, con il quale dal primo gennaio 2021 la percentuale salirà ad almeno il 60%.
Stanziati 40 milioni per i Comuni delle zone rosse esclusi dai primi fondi ad hoc. Altri 20 milioni andranno a puntellare le amministrazioni in dissesto, compresi i Comuni sciolti per mafia. Per gli ambulanti arriva l’esenzione, per due mesi, della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap) e del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap).