“Ho fatto un appello ai sindaci affinché aiutino il sistema per controllare il territorio ed evitare assembramenti. Non era mia intenzione contestare la capacità, la funzione, la competenza dei sindaci nella gestione del territorio, era un accorato appello perché le immagini che abbiamo visto sabato scorso sono di estrema, grande preoccupazione”. E’ quanto ha detto il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, intervenendo al seminario “Gestione della pandemia e campagna vaccinale contro il Covid-19”, promosso dalla Cgil.
“E’ uscita una contestazione che il presidente dell’Anci mi ha fatto – ha spiegato Miozzo – perché qualche testata giornalistica ha scritto che io avrei contestato i comuni e avrei dato una responsabilità ai sindaci del caos che abbiamo visto nelle immagini dell’altro giorno. Non ho contestato”. Di fronte alle immagini degli assembramenti di Milano, Firenze e Roma, per Miozzo, “a molti colleghi è sembrato di vedere un film già visto”. “Abbiamo visto – ha continuato il coordinatore del Cts – l’estate liberi tutti che cosa ha provocato, abbiamo visto la distrazione delle regole che c’erano ed erano chiare anche questa estate. E a settembre quella curva è schizzata. Non possiamo permettercelo”.
“Siamo nel pieno di questa pandemia – ha aggiunto – e abbiamo una campagna vaccinale che deve funzionare. Se la curva schizza verso l’alto e ci mette in condizioni di stress sanitario, rischiamo di non avere i medici che sono necessari per la campagna vaccinale di massa, gli infermieri che sono indispensabili. Se gli ospedali torneranno a essere sotto stress, come sono stati troppe volte negli ultimi mesi, rischiamo di non riuscire a fare la campagna vaccinale come vorremmo”.
“Dare la colpa ai sindaci sta diventando il nuovo sport nazionale” ha replicato, riferendosi all’appello di Miozzo, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Miozzo – ha aggiunto il numero uno dell’Associazione dei Comuni -, che ci accusa di immobilismo di fronte agli assembramenti nelle città, sembra impegnato in un disperato tentativo di allontanare da sé le responsabilità e addossarle sugli obiettivi più facili, quelli che per natura e per senso del proprio dovere, sono abituati a esporsi in prima persona, sempre: i sindaci. Voglio ricordare a Miozzo che noi sindaci non siamo responsabili della sorveglianza di strade e piazze nelle azioni di contrasto alla diffusione del virus”.
“E che, fino a oggi – ha aggiunto Decaro -, ci siamo ben guardarti dallo scagliarci contro alcune discutibili scelte dello stesso Cts. Abbiamo sempre, al contrario, provato a tenere insieme le nostre comunità, ormai economicamente e psicologicamente stremate, dopo un anno di restrizioni. Perché proviamo, ogni giorno, a coltivare le complicate virtù della lealtà e della collaborazione fra istituzioni. Se qualcuno preferisce dedicarsi invece al tiro al bersaglio, sappia che ha individuato il bersaglio sbagliato. Il coordinatore del Cts pensi a lavorare per gestire questa complicata fase per quanto di sua competenza, invece di andare alla ricerca di capri espiatori, attività utile per guadagnare un titolo di giornale, non per risolvere i problemi dei cittadini”.
“Non dobbiamo abbassare la guardia, ma continuare ad agire in modo responsabile. Lo dobbiamo fare per tutelare i nostri cari e la comunità” ha scritto ieri sulla sua pagina Facebook, commentando gli assembramenti a Roma, la sindaca Virginia Raggi. “Lancio un appello soprattutto ai più giovani – ha detto ancora la prima cittadina della Capitale -: il virus non è stato ancora sconfitto, quindi, non possiamo vanificare gli sforzi fatti finora. Quella che stiamo vivendo è una fase delicata e abbiamo il dovere di agire in modo corretto, senza eccezioni. Episodi come quelli di ieri sera non sono tollerabili e vanno condannati con fermezza”.