di Fernando Magliaro
Il lavoro svolto nel fine settimana dagli Uffici comunali purtroppo conferma le nostre preoccupazioni sulla mancanza di anonimato nelle 22 procedure concorsuali”. A dirlo è il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri (SeL). Quindi, si annulla tutto? “No, le procedure vanno avanti. Le preselezioni sono sicuramente salve. Il problema nasce dalle prove scritte” poiché le buste non sono atte a garantire l’anonimato dei concorrenti. Affollatissima la Sala dell’Arazzo in Campidoglio. Nieri, coadiuvato dal capo dell’Avvocatura capitolina, Rodolfo Murra – uno dei due funzionari (l’altra è il capo del Personale, Antonella Caprioli, assente come il Sindaco che però ha postato un messaggio sulla sua bacheca facebook) incaricati da Marino e Nieri di effettuare le verifiche sul maxi concorso – si lancia in una spiegazione tecnica.
Il giallo delle due buste
“Abbiamo fatto effettuare – spiega il Vicesindaco – dei controlli a campione sulle 22 procedure concorsuali. Quello che abbiamo trovato è questo” e sventola due buste. “Abbiamo trovato due diverse buste, una internografata e una bianca normale”, una di quelle che si comprano in cartoleria.
“All’interno delle buste – prosegue Nieri – viene inserito un foglietto con i dati anagrafici del candidato. Il foglietto dovrebbe essere prestampato e in neretto. In alcuni casi è stato scritto a mano. Ebbene, la busta internografata garantisce l’anonimato del concorrente solo se il foglietto è scritto a mano, altrimenti, posta di fronte ad una lampada, se il foglietto è stampato, si legge in controluce il dato. La busta bianca, invece, lo lascia leggere, sia se stampato sia qualora scritto a mano, anche di fronte a una semplice finestra”. Nei giorni scorsi, la Praxi aveva più volte ribadito che per il concorsone erano state fornite solo buste “internografate”. È quindi un giallo da chiarire come sia possibile che, nei faldoni, si siano rinvenute due diverse tipologie di buste.
I controlli
Spiega l’avvocato Murra: “Abbiamo effettuato due tipi di controlli. Il primo, veloce ma numericamente consistente, verificando che tipo di buste erano contenute nei plichi. Il secondo, su circa 100 buste: abbiamo posto le buste con i foglietti anagrafici di fronte alla luce per vedere se erano trasparenti. Abbiamo usato per le buste internografate sia la luce solare che una lampada alogena da 60 watt. Nel primo caso, sia se il foglietto con i dati era scritto a mano o al computer, non si leggeva l’interno. Nel secondo caso, con la lampada alogena, invece, era leggibile il contenuto scritto a stampa. Invece, per le buste bianche era sufficiente la normale luce solare”.
I concorsi controllati
“I controlli – spiega ancora Murra – sono stati effettuati sui plichi delle seguenti procedure concorsuali: merceologico delle derrate alimentari, storico dell’arte, funzionario bibliotecario, architetto, gestione delle entrate, sviluppatore sistemi informatici, funzionario economo, funzionario di controllo di gestione, statistico, restauratore conservatore, insegnante di scuola dell’infanzia, la prima prova di funzionario amministrativo, servizi culturali e turistici, istruttore amministrativo, dietista, ingegnere, istruttore economo, curatore, funzionario dei processi comunali, esperto lavori pubblici e project financing, Urp e redazione pagine web. Le buste completamente bianche erano presenti in misura consistente in tutti i faldoni, particolarmente nelle prove che contavano il maggior numero di candidati”.
Durante queste procedure di controllo – svolte dalla tarda serata di venerdì e conclusesi oggi – secondo quanto riferito dal Vicesindaco, non erano presenti né i Presidenti né i membri delle Commissioni o gli addetti di segreteria delle Commissioni stesse.
Conclusione: va avanti tutto
“Per noi – dice ancora Nieri – questo non garantisce l’anonimato delle prove ed è una irregolarità grave quindi stiamo provvedendo a inoltrare tutto alla magistratura contabile, a quella civile e a quella penale e se ci saranno rilievi di carattere civile e penale lo vedremo più avanti. Spero che non ci saranno ricorsi, però un’Amministrazione come la nostra, che ha messo al centro la trasparenza, non poteva non fare una verifica una volta constatato il problema. Ci tengo, però, a precisare che le procedure vanno avanti perché comprendiamo bene che questa è una situazione delicata che riguarda la vita di migliaia di persone”. Insomma, i concorsi vanno avanti, le prove scritte continueranno a essere corrette e chi sta svolgendo gli orali continuerà a farli come se niente fosse. Salvo, un domani, quando un giudice potrebbe decidere di annullare tutto, anche le prove di chi, nel frattempo, magari è già stato o sarà assunto.