Il concordato fa flop e il governo è pronto a riaprire i termini

Flop annunciato del concordato preventivo e il governo è pronto a riaprire i termini per aumentare l'incasso.

Il concordato fa flop e il governo è pronto a riaprire i termini

Poco più di un miliardo di gettito. Troppo poco, evidentemente, per il governo. Che già pensa a come rilanciare il concordato preventivo. L’esecutivo sta valutando di approvare un decreto per la riapertura dei termini, rendendo così la misura operativa sin da subito e con meno attese rispetto a quelle che servirebbero con un emendamento al decreto fiscale o alla manovra.

Il concordato preventivo fa flop e il governo è pronto a riaprire i termini

Non sarà, comunque, una proroga del concordato chiuso il 31 ottobre, ma “un nuovo strumento”, fanno sapere fonti di maggioranza. Alle stesse condizioni. Con una riapertura che potrebbe arrivare fino al 31 dicembre e il cui ricavato verrebbe impiegato solo nel 2025. A spingere nella direzione della riapertura dei termini è soprattutto Forza Italia, come dimostrano le parole del suo leader e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, secondo cui “riaprire i termini del concordato fiscale” significherebbe “avere più soldi nelle casse dello Stato”.

Per quanto riguarda il gettito derivante dal concordato, i conteggi sono ancora in corso, ma fonti di governo parlano di una cifra superiore al miliardo di euro. Anche se ancora è presto per avere un numero preciso. Del gettito aveva parlato anche il viceministrao dell’Economia, Maurizio Leo, al Sole 24 Ore, sostenendo che allo Stato dovrebbero essere garantiti 1,3 miliardi. “Stiamo ancora elaborando le adesioni che si sono chiuse il 31 ottobre scorso. Stando ai primi carotaggi l’incasso attuale si attesta a più di 1,3 miliardi di euro”, ha affermato. Ad aver aderito, stando ai dafi forniti da Leo, sarebbero più di 500mila partite Iva.