Il Codacons ha deciso di il ministero dell’Economia e delle Finanze dopo l’aumento dei prezzi del carburante degli ultimi giorni. Addirittura ci sono stati controlli anche da parte della Guardia di Finanza a tutela dei cittadini.
Il Codacons denuncia il Mef per il caro benzina
Il prezzo della benzina aumenta e il governo incassa. Già, perché l’impennata dei costi del carburante con l’esodo estivo non impatta solamente sulle tasche degli italiani (in negativo), ma anche – stavolta in positivo – su quelle dello Stato. Che grazie all’esodo estivo può incassare, tra Iva e accise, più di due miliardi di euro.
Le tariffe sono tornate a salire nelle ultime settimane, soprattutto in autostrada, dove è stata superata la soglia dei due euro al litro per la benzina. Si sono addirittura registrati picchi, come nel caso dell’A8 Milano-Varese, con la benzina venduta a 2,7 euro al litro. Per il ministro Adolfo Urso il governo ha adottato la giusta strategia: “Il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania”. E per quanto riguarda i cartelloni, per il ministro del made in Italy si tratta di “una misura risultata pienamente efficace che ha consentito, in un sistema di mercato, di contrastare la speculazione, dando piena trasparenza e quindi consapevolezza e capacità di scelta al consumatore”.
Tuttavia, il Codacons ha annunciato un esposto a 104 procure per verificare l’eventuale aggiotaggio. Inoltre, presenterà una denuncia contro il ministero dell’Economia e delle Finanze, con “diffida a congelare gli introiti delle accise, 2,2 miliardi, che rappresentano un’appropriazione indebita e una speculazione da aggiotaggio nei confronti dei consumatori“. Il Codacons accusa il governo di “fare i conti senza le accise, nel goffo tentativo di convincere i cittadini che la situazione è sotto controllo”.
I prezzi del carburante superano i 2 euro a litro
Secondo l’aggiornamento dei dati forniti dal Mimit, il self sulla rete autostradale ha fatto registrare un prezzo medio di 2,019 euro al litro. Il 14 agosto il prezzo era di 2,015 euro. Il gasolio self, sempre in autostrada è a 1,928 (1,921 alla vigilia di ferragosto), il Gpl servito è stabile a 0,842 euro come il metano a 1,528 euro. Guardando alla verde in modalità self, fra le regioni il prezzo medio più alto è ancora in Puglia a 1,969 euro a litro e la meno cara nelle Marche (1,924 euro al litro).
In più i prezzi più alti si applicano sulla verde in modalità self anche in Calabria (1,967 euro/litro), Basilicata (1,966), Liguria (1,965), Sardegna (1,962). Seguono Val d’Aosta (1,959), Molise (1,954), Sicilia (1,946), Campania (1,944), Friuli Venezia Giulia (1,943), Abruzzo, Piemonte e Toscana (1,941), Lombardia (1,940), Emilia Romagna (1,938), Lazio (1,937), Umbria (1,936) Veneto (1,925) e Marche (1,924). Nella Provincia di Bolzano la benzina in modalità self ha il prezzo più alto a 1,977 euro al litro mentre nella provincia di Trento è a 1,952