I provvedimenti sulla pubblica amministrazione annunciati per ieri slittano al Consiglio dei ministri di lunedì prossimo, mentre si conferma per mercoledì 28 un nuovo Cdm che dovrebbe varare il decreto Imu. Dal governo si sostiene che il rinvio è dovuto solo a questioni di carattere tecnico (si sta valutando infatti quali misure far transitare dal decreto al ddl), ma è chiaro che all’interno della compagine di governo la tensione sia altissima. D’altra parte i soldi sono pochi, e destinarli ad una risorsa vuol dire lasciare scoperto un altro settore. Non a caso si è parlato anche di Imu; anche qui si lavora alla ricerca delle coperture in un clima di braccio di ferro interno alla maggioranza. La ricerca delle risorse sarà affrontata durante il fine settimana, spiegano fonti ministeriali, per cercare le coperture con cui finanziare gli interventi per l’abolizione totale o parziale dell’Imu per il 2013.
Le rassicurazioni
Sul fronte Pubblica amministrazione, ha assicurato Filippo Patroni Griffi, “vi è pieno accordo politico e tecnico”, e il rinvio del Cdm e’ stato deciso “per approfondire gli aspetti tecnici necessari a ripartire le norme contenute nel provvedimento di razionalizzazione della Pubblica amministrazione, tra un decreto legge che conterrà le misure ritenute più urgenti e il disegno di legge”. Ma sulla questione Imu lo scontro politico resta, rendendo ancora più tesi gli equilibri nella maggioranza, gia’ logorati dalla vicenda dell’agibilità politica di Silvio Berlusconi. La distanza è tra chi punta ad una abolizione completa dell’imposta (il Pdl) e chi invece ipotizza un intervento più mirato ai proprietari meno abbienti. La ‘mission’ dei tecnici del Tesoro prima di mercoledì sarà quella di portare a casa i 2 miliardi e mezzo circa che servono a cancellare la prima rata dell’Imu già rinviata a giugno. E se passera’ la linea del Pdl, quella di dare la caccia, nelle pieghe del bilancio, ad altri due miliardi che serviranno per finanziare l’eliminazione strutturale dell’imposta.
Gli altri provvedimenti
Il Cdm di ieri però qualcosa ha deciso: l’assunzione di 11.000 docenti, il regolamento sulla trasparenza di enti pubblici e ministeri, e il conferimento della cittadinanza italiana alla signora Charlene Edith Magali Guignard, cittadina francese. La signora Guignard, campionessa di pattinaggio sul ghiaccio, ha manifestato il desiderio – spiega il comunicato finale diffuso da Palazzo Chigi – di dare lustro all’Italia partecipando come italiana alle prossime Olimpiadi invernali del 2014.