di Marco Castoro
Ieri, oggi e domani. La Rai si rimette in marcia, anche se non si è ancora spento l’eco sul fattaccio del countdown di Capodanno. Il capostruttura Azzalini in un momento di irrazionale euforia sembra proprio averla combinata grossa: ha accelerato i battiti dell’orologio per togliere ascolti a Gigi D’Alessio su Canale 5. Un trucchetto che il Biscione ha sempre fatto negli anni scorsi (ma anticipando la mezzanotte di una manciata di secondi, non di 40 come nel caso di Raiuno). Azzalini presenterà la sua difesa. Gli conviene ammettere l’errore. Alla Rai sono sicuri della sua colpevolezza. Verrà sospeso per un periodo di tempo e rimosso dall’incarico di Raiuno. Di sicuro non lavorerà più per la rete ammiraglia. Potrebbe perfino rischiare il licenziamento se si andasse allo scontro. Oggi il direttore editoriale Carlo Verdelli verrà presentato dal dg Campo Dall’Orto ai direttori dei tiggì. Un primo contatto acceso dal presidente Maggioni in un’intervista al Corriere: “Verdelli avrà la parola definitiva e ultima sull’offerta informativa dei tg e degli approfondimenti”, ha detto la. Chissà come saranno stati contenti di leggere la dichiarazione Orfeo, Masi e Berlinguer. E chissà Gubitosi come avrà preso il dietrofront della neo presidente sulla riforma delle newsroom, tanto desiderata quando era il direttore di RaiNews. La Maggioni ha detto che tra lei e il dg c’è rispetto, stima, accordo nel lavoro. Tuttavia chi la conosce bene sa che non ha digerito bene l’accelerata del capo azienda, il quale da qualche tempo ha preso le distanze e lei per smaltire lo smacco ha deciso di secretare la sua agenda degli appuntamenti. Oggi Giancarlo Leone e Carlo Conti scopriranno le ultime carte del Festival di Sanremo. Mentre domani è il giorno del primo cda del 2016. All’ordine del giorno il cambio dello statuto che permetterà al dg di diventare ad, così come previsto dalla nuova legge.
SDOGANATO CALCIOPOLI
Ciro Venerato e Alessandro Moggi. Alla Domenica sportiva sembrava essere tornati indietro negli anni. Il giornalista Rai e un Moggi di nuovo a tu per tu in un’intervista sul calciomercato. Questa volta in video e non al telefono come nel 2004. Tra l’altro in studio c’era pure Zeman che di quelle telefonate non conserva certo un buon ricordo.
BUON PROCESSO
Le critiche fanno bene al Processo del Lunedì. Con l’inizio dell’anno ha dato una rinfrescatina allo studio. E i risultati si sono subito visti (792 mila spettatori pari a 4,89%). Quasi un punto in più di share rispetto alla media stagionale. Parterre rinnovato con l’innesto di Francesca Barra al posto di Mara Maionchi e con un tecnico come Alessandro Vocalelli, il direttore del Corriere dello Sport. Inoltre la presenza di Feltri dà sempre un tono elevato alla trasmissione. Peccato solo per un Orrico, ormai diventato buonista come Varriale. Comunque il telespettatore, alla prima occhiata, avrà pensato di aver sbagliato canale e di essere sintonizzato con Tiki Taka, vista la presenza contemporanea di Barra, Scanzi e Dalai.