Donald Trump, lo s-Trump-alato. Forse questo sarebbe il suo giusto soprannome, almeno stando ad alcune sue uscite che, comunque la si pensi, sono abbastanza bislacche e, forse, anche un po’ pericolose. Dopo le infelici frasi sul popolo delle armi chiamato a fermare Hillary Clinton – avversaria democratica nella corsa alla Casa Bianca – nell’ultimo comizio se l’è presa con il presidente in carica.
“Barack Obama è il fondatore dello Stato islamico”, ha detto parlando in Florida, a Fort Lauderdale. Ripetendo l’accusa per ben tre volte. E poi, ovviamente, ce n’è anche per la stessa Hillary Clinton. “È la cofondatrice dell’Is”. Il tycoon accusa Obama e Hillary di aver perseguito politiche che hanno creato un vuoto in Iraq, vuoto riempito dallo Stato islamico.
Insomma, il candidato repubblicano – in difficoltà nei sondaggi – prova a recuperare alzando i toni. Ma la strategia non sembra pagare, nemmeno nella base elettorale del partito. ll 19% degli elettori repubblicani registrati vorrebbe che Donald Trump fosse escluso dalla corsa per le presidenziali statunitensi di novembre. Lo ha rivelato un sondaggio Reuters/Ipsos, condotto tra 396 elettori fra il 5 e l’8 agosto. Il 70% pensa che Trump debba continuare la sua campagna per diventare presidente, mentre il 10% dice di non sapere. Tra tutti gli elettori registrati, il 44% vorrebbe che Trump fosse escluso dalla corsa.