Cesare Battisti sarà espulso dal Brasile, probabilmente verso la Francia o il Messico. La giudice federale di Brasilia ha revocato il visto di residenza dell’ex terrorista rosso e ha sollecitato il governo a verificare la possibilità di consegnarlo alle autorità dei Paesi in cui Battisti aveva soggiornato dopo la fuga dall’Italia e prima di sbarcare in Brasile con documenti falsi. La giudice ha affermato che trattandosi di “uno straniero senza documenti, condannato in patria per un crimine, non ha il diritto di rimanere qui o di ottenere un permesso di residenza e quindi deve essere espulso”. Per la giudice è infatti da considerarsi nullo l’atto con cui il Brasile gli ha concesso nel gennaio 2009 lo status di rifugiato.
IL LEGALE
“Ci è stata comunicata la decisione”, ha dichiarato l’avvocato di Battisti, precisando però di non conoscere i tempi della sua attuazione, quindi l’espulsione. Il legale ha sottolineato come con questa sentenza si cerchi di “modificare una decisione del Tribunale Supremo federale e del presidente della Repubblica”. Infatti nell’ultimo giorno del suo mandato, il presidente Lula aveva rifiutato la richiesta di estradizione presentata dall’Italia. E proprio nel Belpaese “il criminale e assassino” Battisti verrebbe accolto “a braccia aperte”, come ha dichiarato il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “Finalmente Cesare Battisti sarà estradato dal Brasile. Abbiamo vinto un’importante battaglia contro i tanti, i troppi che lo hanno coperto e difeso in questi anni. Adesso speriamo paghi il conto”, ha dichiarato invece Daniela Santanché di Forza Italia.
LE REAZIONI
“L’estradizione di Battisti è un atto dovuto, un atto di giustizia verso tutte le vittime del terrorismo”, ha affermato il leader dei Moderati Giacomo Portas, eletto alla Camera nel Pd. “Speriamo che la decisione del giudice Federale brasiliano sull’estradizione di Battisti metta fine alla latitanza ingiusta e dorata di un omicida”, ha infine scritto su Twitter il segretario del Psi, Riccardo Nencini.