Il governo prende ancora tempo e rinvia tutto a fine anno sulle pensioni. Ma la riforma della legge Fornero sembra davvero difficile da mettere in campo, come conferma anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini, secondo il quale i confronti con il governo finora sono stati “finti”: l’esecutivo non avrebbe alcuna intenzione di intervenire nel 2024.
Per il prossimo anno, insomma, sembra probabile che ci si limiti a confermare la quota 103 come anticipo pensionistico, senza una rivoluzione che possa realmente cancellare la legge Fornero. La riforma “è un obiettivo di legislatura”, commenta il sottosegretario all’Economia, Federico Freni. Come a dire che per il momento bisognerà attendere. E per Landini a fine anno tornerà “in modo secco” la legge Fornero.
Il governo rimanda la riforma delle pensioni
Freni lo dice chiaramente, rispondendo a una domanda sui fondi per la riforma delle pensioni: si tratta di un “obiettivo di legislatura”. E per ora bisogna accontentarsi di una “soluzione di passaggio”, ovvero la quota 103. Inoltre resta, “come da programma elettorale”, l’intenzione di arrivare alla quota 41. Che oggi resta però distante.
Il nodo è quello delle risorse per il 2024, con una manovra che si annuncia complicata considerando tutti i soldi necessari per confermare il taglio del cuneo fiscale, la riduzione delle aliquote Irpef e l’adeguamento delle pensioni all’inflazione: “Se ci saranno o non ci saranno le risorse lo vedremo quando avremmo fatto la Nadef”, afferma Freni.
Che aggiunge: “Chi vuole fare le cose di fretta le fa male, quindi i sindacati stessero tranquilli, non si preoccupassero, questo governo farà le cose perbene perché non ha alcuna fretta di farle, perché non le vuole fare male”. E per la proroga della quota 103 le valutazioni verranno fatte “a dicembre”.
Per la ministra del Lavoro, Marina Calderone, il dialogo deve proseguire sulla riforma delle pensioni: “Sono a disposizione per continuare a dialogare valorizzando il percorso di tutti”, afferma al forum dei dottori commercialisti. In ogni caso ciò che è fondamentale è che il sistema rimanga “sostenibile”. Un po’ come a dire che ci vogliono risorse, per una riforma complessiva, che ora non si possono avere.
Pensione, dal governo solo un bluff: “Confronti finti, torna la Fornero”
A criticare l’esecutivo è il segretario della Cgil, Maurizio Landini: “I confronti che finora ci sono stati sono finti, dove non c’è una vera discussione. Come sindacati abbiamo avanzato delle richieste, sulla riforma delle pensioni, fiscale, sulla salute e la sicurezza nel lavoro. Gli incontri con la Calderone? Sono finti, se vengo a discutere di pensioni e tu non mi dici quante risorse ci vuoi mettere, di cosa stiamo discutendo? Il Governo non ci sta dicendo quanti soldi ci vuole mettere”, afferma ad Agorà Estate, su Rai 3.
Sul superamento della legge Fornero, dopo mesi di confronti, il “governo non ha ancora detto cosa succede”, afferma Landini. “Non abbiamo avuto nessuna risposta”, dice in riferimento ai tavoli convocati sulla questione previdenziale e da cui non è ancora emersa una proposta concreta. “Il governo non ci sta dicendo quanti soldi ci vuole mettere. A fine anno si torna alla Fornero in modo secco”, è l’accusa del segretario della Cgil.