Il Bestiario della settimana – Per fortuna… che Lollo c’è. Il cognato d’Italia inciampa pure sulla siccità

Cecchi Paone ha un programma per l'Europa: il suoDai salumi a formaggi, ora Salvini si butta sulla pasta

Il Bestiario della settimana – Per fortuna… che Lollo c’è. Il cognato d’Italia inciampa pure sulla siccità

Per fortuna, Lollo

Ogni settimana, ogni puntata del Bestiario, comincia con una gaffe del ministro all’Agricolutra nonché cognato d’Italia Francesco Lollobrigida. Non è un caso. Ogni volta che Lollo lascia spazio ai suoi pensieri emerge la scarsa abilità linguistica. Questa settimana Lollobrigida ha detto che “per fortuna” la siccità ha colpito le regioni del sud, in particolare la Sicilia. Per non essere frainteso ha ripetuto il concetto ben due volte. Ora aspettiamo che dica che è stato frainteso, che non voleva dire, che non è stato capito, eccetera eccetera eccetera. Anzi, no ha detto che si trattava di un lapsus. Freudiano, evidentemente.

Il mio programma sono io

Alessandro Cecchi Paone è tra i candidati per le prossime elezioni europee nella lista Stati Uniti d’Europa con Emma Bonino e Matteo Renzi. A qualcuno potrebbe venire il dubbio che si tratti dell’ennesimo candidato catapultato dalla televisione a Bruxelles, solo a traino della sua popolarità. Cecchi Paone invece ha un programma chiarissimo: “La prima proposta che farò a Strasburgo sarà rispolverare la mia trasmissione. La macchina del tempo e creare un canale europeo per mandarla in onda”. Berlusconi nei conflitti di interessi in confronto era un dilettante.

Salvini annusa cose

Dopo quelle terribili immagini del leader della Lega Matteo Salvini che negli anni scorsi si era fatto immortalare con il naso dentro a salumi e formaggi ora il nostro prode ha rispolverato il genere mentre annusa la pasta in un celebre pastificio italiano. Si è agghindato a per confezionare un bello spot elettorale. E voi direte: che c’entra il ministro delle Infrastrutture con la pasta fresca? Tutto questo per rilanciare la bufala dell’Europa che vorrebbe farci mangiare i grilli. Di sicuro nessuno si mangerebbe quelle povere tagliatelle.

Pericolo dinosauri

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha detto che a scuola non serve studiare i dinosauri perché ormai sono roba vecchia, passata, quindi inutile. Per il ministro la storia dovrebbe limitarsi a studiare semplicemente le commissioni fatte il giorno prima, al mattino, al massimo l’altro ieri. In fondo il ministro sogna una storia che si concentri sul presente, anzi sul governo del presente, anzi sul ministro all’Istruzione presente. Valditara materia scolastica subito.

Pasta… Balilla

Deve essere stata la settimana della pasta poiché oltre a Salvini anche il ministro Lollobrigida (sì, sempre lui) si è fatto fotografare mentre misura la lunghezza di spaghetti freschi. La battuta viene fin troppo facile: pasta Balilla.

Ce l’ha scritto in faccia

Alessandra Mussolini, omonima parente di quel pessimo personaggio, è tra i candidati di Forza Italia per Bruxelles. Per promuoversi è comparsa in video con il santino elettorale attaccato sulla fronte (con cosa? Con lo sputo?) e grasse risate annesse. Dite la verità, non siete fieri di avere rappresentanti così, come i bimbi alle elementari?

Era più bello il film

Il comune di Maglie decide di celebrare l’anniversario della morte di Aldo Moro, barbaramente assassinato il 9 maggio del 1978. È un’occasione importante per la città pugliese perché Aldo Moro è nato proprio lì. Che fanno? Attaccano manifesti in tutta la città con la faccia dell’attore Fabrizio Gifuni nei panni di Moro in un celebre film. Il sindaco dice “Chiedo scusa: aver sbagliato la foto dell’illustre cittadino di Maglie, Aldo Moro, nel manifesto del Comune per ricordare il 46° anniversario del suo assassinio è un errore gravissimo! A nulla servirebbe aggiungere che i responsabili dell’errore non sono da ricercare all’interno dell’Amministrazione cittadina, perché vista l’importanza della ricorrenza avremmo dovuto, comunque, scegliere noi direttamente la foto di Aldo Moro da utilizzare”. Chissà com’era il libro.

Tutto e il contrario di tutto

“Non sono uno di quei politici che cambia squadra o idea a seconda della convenienza”. A dirlo in una delle sue ormai desolate dirette social è Matteo Salvini, quello che tifava contro l’Italia e poi è diventato tifosissimo dell’Italia, quello che voleva uscire dall’Euro e poi no, quello che il Ponte sullo Stretto era una cagata pazzesca e ora no, quello che mai con Draghi e poi con Draghi e così via…