Meno comunicazioni sui voli di Stato. È quando denuncia la Repubblica, spiegando che da qualche mese non vengono comunicati i dati sui voli effettuati dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Al contrario sono diversi i dati sui voli presi da ministri per tratte interne e spesso anche per partecipare a fiere e conferenze per i quali ci si poteva organizzare con anticipo e usare tratte di linea.
I voli di Stato di Meloni
Partiamo da Meloni: come racconta sempre Repubblica, la presidente del Consiglio ha utilizzato un volo di Stato tornando da Bruxelles che fare una visita in Puglia, in vista del G7, secondo quanto spiegato da Palazzo Chigi. Ma ha anche fatto una “tre giorni in un mega resort”. Ma la pagina sulle missioni di Meloni non viene aggiornata dal 22 febbraio.
A marzo il giornale romano aveva pubblicato dei dati sui primi tre mesi di voli di Stato di Meloni: quasi 200mila euro spesi per undici viaggi, più di quanto fatto dai suoi predecessori (Renzi, Gentiloni, Letta, Conte e Draghi). Con una media di 27 persone presenti a ogni viaggio. Poi la pagina non è più stata aggiornata.
I viaggi degli altri ministri
Repubblica lamenta come ci siano ministri, a partire da quello delle Imprese, Adolfo Urso, che ricorrono spesso a voli di Stato per tratte coperte da aerei di linea. Per esempio il 4 aprile il volo da Roma a Foggia per l’inaugurazione di uno stabilimento della Iveco. Poi il volo di tutti i ministri per Cutro dopo la strage di migranti, con un volo di ritorno per Roma e uno per Salvini da Crotone a Milano.
Altri voli per la Fiera di Verona: il 10 aprile di Urso e l’11 del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Vengono ancora segnalati altri viaggi, come quello di Tajani del 6 marzo per andare da Roma a Venezia, per una conferenza a Padova. O quello del 28 marzo del ministro dello Sport, Andrea Abodi, da Roma a Rimini per un incontro a San Marino. E i voli di linea non vengono presi in considerazione.