Sette. Sono i nomi dei vincitori di altrettante procedure di mobilità attivate dai vertici dell’ospedale Policlinico di Milano – diretto da Matteo Stocco – contenuti in cinque Pec inviate tra il 4 febbraio e il 17 marzo alla casella della consigliera regionale Pd, Carmela Rozza. E oggi, a selezioni concluse, possiamo dire che tutti i pronostici sono stati azzeccati. Una coincidenza, anzi, sette coincidenze? Sicuramente.
Non solo, la misteriosa fonte ha anche “indovinato” che la delegata sindacale Cgil, ora distaccata a Roma, Mimma Sternativo, avrebbe prevalso su oltre 50 concorrenti nell’aggiudicarsi il ricco contratto 15 septis per la posizione di Dirigente delle professioni Sanitarie. Altra coincidenza. A colpire poi è che a vincere tutte e sette le mobilità siano stati dipendenti provenienti da un unico ospedale, la Asst Santi Paolo e Carlo, cioè l’ospedale diretto fino a dicembre scorso proprio dal dottor Stocco. Ennesima coincidenza. Altro fattore che rende (quasi) incredibile il filotto dei pronostici, il fatto che i nomi e il numero di quanti avevano aderito alla mobilità erano segreti. Cioè, la fonte non poteva sapere se i nomi che stava indicando si fossero iscritti o meno alle selezioni.
Le procedure di mobilità del Policlinico di Milano
Prima di raccontare la storia nei dettagli, però, bisogna spiegare che la procedura di mobilità non è un concorso: essa viene attivata quando una struttura pubblica necessita di una determinata figura professionale e lancia la ricerca tra il personale di altre strutture. Gli interessati rispondono e passano attraverso un colloquio con una commissione nominata dal Direttore generale. Il candidato giudicato più idoneo, viene preso.
Ora la storia: il 4 febbraio 2024 la fonte scrive alla Rozza: “Vi segnaliamo una serie di bandi i cui i nominativi (dei vincitori, ndr) sono già decisi ancora prima dell’espletamento delle procedure. Di seguito trovate le procedure deliberate e i soggetti che le vinceranno”. Una lista completa: “ingegnere per le attività della Sc: vincitore Luigi Messina; collaboratore tecnico professionale: Silvia Baroni; dirigente delle professioni sanitarie: Vincenzo de Martino; infermiere: Giovanni D’Ingeo; dirigente delle professioni sanitarie: Mimma Sternativo”.
Il 23 febbraio, seconda Pec per segnalare la vittoria di Stella Lione (dirigente amministrativa). E, siccome la fonte è precisa, nella Pec del 13 marzo rettifica un nome contenuto nella rima missiva, perché il dipendente indicato come vincitore del posto da tecnico di laboratorio, era stato impossibilitato a partecipare. Così scrive che vincerà Angelo Martemucci. Il 19 marzo altra Pec: dietro Martemucci si classificherà Ludovica Pandolfo. L’ultimo “vaticino” arriva il 17 marzo: Stefano Mentassi vincerà l’incarico di assistente amministrativo, mentre Laura Nocera quello da tecnico di radiologia medica. La prima selezione è partita il 6 febbraio, l’ultima si è chiusa il 26 marzo. Azzeccati sette su sette. Interrogati da La Notizia, i vertici del Policlinico riferiscono che: “Tutti i provvedimenti sono rispettosi delle norme e dei regolamenti in vigore”.
Il precedente ai Santi Paolo e Carlo
Un sistema fotocopia era stato raccontato a novembre 2021 in un esposto depositato alla Procura di Milano dal sindacato Usb, nel quale si segnalava “un complesso sistema di elusione e violazione della normativa in materia di assunzione di figure dirigenziali e di vertice mediante incarichi costruiti ad personam presso l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano”. Il documento partiva da un’attenta istruttoria sugli incarichi conferiti dall‘ex dg Stocco.
L’esposto, finito sul tavolo della Pm Cristina Roveda, puntava il dito sulle procedure adottate dall’ASST ai fini dell’assegnazione di incarichi di vertice in favore di alcuni uomini di fiducia e di alcuni delegati sindacali eletti nella RSU dell’azienda.
Segnalazioni nel tempo sono state fatte anche a Regione Lombardia e al suo organo di controllo, Orac. Invano: nessuna risposta sulle vicende della ASST dei Santi è mai arrivata Regione Lombardia, nonostante i molti rilievi di Orac. Silenzio, soprattutto da parte dell’assessore Guido Bertolaso, nonostante nella chiacchierata ASST dei Santi a luglio 2023 sia stata anche assunta la figlia dello stesso dell’Assessore.
Tra i “miracolati” del Policlinico, un’infornata di sindacalisti
Tra i vincitori previsti dalla fonte anonima, due nomi spiccano in particolare: quello di Vincenzo de Martino e della sindacalista della Cgil, Mimma Sternativo. De Martino, infermiere, laurea all’Università di Tirana, ex dirigente del sindacato dei sanitari FIALS, è considerato un fedelissimo del dg Matteo Stocco, tanto che era arrivato ai Santi Paolo e Carlo grazie a un bando di mobilità molto simile a quelli attivati di recente al Policlinico. In realtà il suo approdo ai Santi non è stato facilissimo, visto il certificato penale non proprio immacolato… Tanto che il bando col quale è entrato è stato modificato in corso d’opera.
In ogni caso, De Martino viene assunto come semplice infermiere; diventava poi dirigente a tempo determinato per 36 mesi (nomina criticata dall’autorità di controllo regionale Orac) e quindi a tempo indeterminato, grazie a una “stabilizzazione per l’emergenza covid”. Prprio sulla sua “carriera”, la consigliera Carmela Rozza ha presentato nel tempo più di un’interrogazione.
Il contratto d’oro
Dal sindacato FIALS arriva anche Mimma Sternativo (oggi però passata alla FP-Cgil), fresca vincitrice di un bando ex 15 septies al quale ha partecipato una cinquantina di concorrenti. Si tratta di una tipologia contrattuale particolare per la Pubblica amministrazione, visto che prevede una chiamata diretta. Si usa, o si dovrebbe usare solo per assumere figure professionali di altissima specializzazione, carenti sul mercato. Invece Stocco l’ha attivata per reclutare un semplice dirigente delle professioni sanitarie, nonostante per quel tipo di dirigenti sia in vigore al Policlinico una specifica graduatoria risalente a novembre 2023. Il Policlinico l’ha invece confermata, nonostante una potenziale incompatibilità: Sternativo è oggi una dirigente CGIL FP in distacco a Roma. Nel 2022 era stata eletta delegata RSU al Policlinico per la FIALS. Ora si troverà a gestire il personale, senza il previsto biennio di “raffreddamento”. Un contratto quindi che potrebbe essere annullato.
La precisazione della FIALS
Mi rivolgo a Voi ni nome e per conto di FIALS MILANO al quale in persona del Segretario Provinciale Dot. Mauro Nobile, ai fini di cui alla presente mi ha officiata, onde veder tutelata l’immagine della medesima OS.
Lamenta la mia Assistita quanto in appresso si dettaglia
In relazione all’articolo da Voi pubblicato in qualità di editore lo scorso 18 Aprile avuto particolare riguardo al sottotitolo “E tra i miracolati pure un’infornata di sindacalisti. Nelle procedure di mobilità premiati i fedelissimi di Fials e Fp-Cgil” emergono estremi di carattere diffamatorio a carico dell’OS da me officiata.
Ed invero FIALS, Organizzazione del tutto estranea a qualsivoglia interesse avuto riguardo al concorso oggetto della Vostra trattazione, viene enfaticamente correlata alla indicata procedura, lasciando chiaramente intendere in guisa del tutto erronea e decontestualizzata una relativa possibile interessenza.
In particolare il sottotitolo “Nelle procedure di mobilità premiati i fedelissimi di Fials” risulta in evidenza ed a totale effetto, la chiara associazione dell’OS da me assistita con la procedura processata dal Policlinico di Milano, a tinte assolutamente opache quanto inveritiere ed erronee.
In particolare, i soggetti che in epoca passata risultavano aver militato e rivestito cariche all’interno di FIALS corrispondono a Vincenzo di Martino, che ha cessato ogni relazione ormai da ben quattro anni, e Mimma Sternativo, fuoriuscita da FIALS lo scorso anno, per rivestire cariche in via subitanea in Cgil, ove risulta tuttora militare.
Ciò posto risulta di solare evidenza che quanto da Voi pubblicato ed oggetto della presente censura risulti difettare in guisa assoluta del rispetto del principio di pertinenza, di quello di continenza e men che meno di verità oggettiva.
Nel caso di specie emerge pacifica l’insussistenza del fatto per come storicamente vero, difettando altresì la presenza di circostanze di carattere secondario tali da giustificare il noto diritto di cronaca entro i limiti legittimamente consentiti (Cass. n. 15093 del 2020; n. 41099 del 2016).
Si è di contra in presenza di una affermazione chiaramente opaca del tutto inveritiera che si ribadisce sottende ad una diffamatoria interessenza anche indiretta di FIALS rispetto ad una procedura che ha visto al medesima del tutto estranea, li tutto con grave lesione della immagine e della serietà della mia assistita.
Si chiede pertanto ed in via immediata la rettifica della pubblicazione nei termini qui precisati, pena l’assunzione delle dovute iniziative a tutela dell’immagine dell’OS da me patrocinata.
Con molti saluti
Avv. Chiara Adele Citterio