La Meloni governa da due anni e mezzo, metà legislatura. E che ha combinato di buono fino a ora?
Nunzia Rodani
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Gentile lettrice, passo in rassegna le cose che mi vengono in mente, ma la lista risulterà parziale. Mille euro con un click? No. Blocco navale dell’Africa? No. Rimpatrio dei migranti? No. Finita la pacchia per l’Europa? No. Via le accise? No, aumentate. Via le commissioni sul Pos? No. Via la legge Fornero? No. Italia “locomotiva d’Europa”? No (23 mesi filati di calo della produzione). Tanti soldi alla sanità? No. Tanti soldi alla scuola? No. Tanti soldi per le armi? Eh, sì! E il taglio delle tasse? Macché, finte mosse per confondere le idee: pressione fiscale salita dal 41,4% al 42,6%. Il liceo Made in Italy? Fallimento completo del progetto ideato dalla più famosa diplomata all’Istituto alberghiero. La quale ha ideato anche il Piano Mattei per fermare i migranti: altra figuraccia cosmica. I governi di tutta l’Africa, convocati a Roma, hanno capito che era un bluff (finanziamenti pari a un caffè all’anno per ogni africano per 5 anni) e se ne sono andati imprecando e sgranando allocuzioni irripetibili. Meloni: L’Africa non ci sta? Ripiego sull’Albania! Nuova figuraccia da globo terraqueo: migranti 3 volte portati in Albania e 3 volte riportati in Italia dopo 48 ore. Chiunque altro per la vergogna si sarebbe dimesso per dedicarsi a una vita da eremita. Ma la Meloni no. E i giornalisti? La incalzano? La inchiodano alle sue responsabilità? Eh, no, sarebbe sgarbato disturbarla mentre è così impegnata: “Sto riscrivendo la Storia” ha detto. Si prega ripassare quando riscriverà la Geografia.