Le dimissioni di Federica Guidi pesano come un macigno sul Partito democratico. Nonostante l’ex ministra dello Sviluppo economico fosse una indipendente, i sondaggi indicano un effetto negativo del caso che ha scosso il governo, facendo perdere l’1,8% al partito del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Secondo Euromedia Research per Ballarò il Pd è scivolato al 30,7%, pur conservando un ampio margine rispetto alle altre forze politiche. Il Movimento 5 Stelle recupera un altro mezzo punto, attestandosi al 25,5%, ancora abbastanza lontano dai dem. Tuttavia, un altro rilevamento (di Emg) dava i pentastellati sopra il 27%, quindi ancora più in alto. Insomma, per Beppe Grillo le tensioni post Quarto sono solo un ricordo.
I sondaggi non fanno sorridere la destra
Ma se Renzi piange, il centrodestra non ride. La Lega di Matteo Salvini non riesce a capitalizzare la propaganda post attentati a Bruxelles, fermandosi al 14%. Addirittura c’è stata una lieve flessione (-0,2%) in confronto al precedente sondaggio diffuso nel talk show condotto da Massimo Giannini. Non riesce la ripresa nemmeno a Forza Italia, indicata a un malinconico 13,5%. Tiene bene Fratelli d’Italia al 4,7%, favorito anche dalla sovraesposizione mediatica della leader, Giorgia Meloni, in corsa come sindaco di Roma. Area Popolare, che unisce il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e l’Udc di Pier Ferdinando Casini, sale al 2,8%. Da segnalare, infine, la risalita di Sinistra italiana, che si attesta al 4% con un +0,7% in confronto a sette giorni prima. Si tratta della migliore performance tra i partiti.