Era il primo incontro, decisamente fuori tempo massimo, tra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e quelli della zona in cui sorgerà il termovalorizzatore di Santa Palomba. Un confronto che non poteva dare risposte soddisfacenti, considerando che è partito in netto ritardo. Il primo cittadino capitolino ha incontrato più di 15 sindaci e tra di loro c’era anche quello di Albano Laziale, Massimiliano Borelli. Contattato telefonicamente da La Notizia dopo l’incontro, Borelli spiega come non ci fosse più margine per alcuna richiesta: “Ormai i giochi sono fatti”.
Per il primo cittadino di Albano, il confronto sul termovalorizzatore è tardivo: “Il Campidoglio non ci ha ascoltato e ora si giustifica”.
Così Gualtieri si è limitato a “giustificare la sua scelta, motivarla secondo il suo punto di vista e senza aver ascoltato preventivamente i territori”. Un incontro inutile, insomma, considerando che le ragioni dei sindaci ormai non verranno più prese in considerazione. Sono comunque stati sottolineati alcuni punti critici, come una “cattura della Co2 irrisoria”, “l’enorme nebulosa sul trasporto” dei rifiuti e la questione dei pozzi realizzati all’interno del termovalorizzatore. Che inevitabilmente ricadono sulla falda “che alimenta i nostri laghi”, già costretti a fronteggiare un abbassamento del livello: “Ci è stato garantito – spiega Borelli – che i pozzi non ci saranno, ma vorrei capire sulla base di quali notizie” questo viene affermato. Su nessuno di questi punti però sono arrivate risposte concrete.
Durante l’incontro, Gualtieri ha chiesto ai sindaci di non fare terrorismo ed evitare narrazioni tossiche sull’impianto che sorgerà a Santa Palomba. Ma per Borelli è proprio il primo cittadino di Roma “l’artefice di queste narrazioni tossiche, se avesse coinvolto i territori” non si sarebbe arrivati a questa situazione. Si sarebbe potuto, per esempio, valutare possibilità alternative: “Siamo un bacino di 600mila abitanti che fa la differenziata da minimo dieci anni, siamo dal 70% di raccolta in su”. Gualtieri ha chiesto ai sindaci, per il futuro, di partecipare a un osservatorio che nascerà subito dopo l’assegnazione della gara: dovrà “monitorare l’andamento della costruzione dell’impianto e poi il suo buon funzionamento”.
I sindaci sono allineati contro Gualtieri, indipendentemente dall’appartenenza politica
Meno di un contentino. Anzi, come dice il sindaco di Albano, “è nulla, niente”. I sindaci sono allineati contro Gualtieri, indipendentemente dall’appartenenza politica, d’altronde lo stesso Borelli è del Pd, così come Gualtieri. Il primo cittadino di Albano riporta anche un’affermazione “antipatica” di Gualtieri, quando ha detto di non capire “perché ci fossero comuni distanti chilometri dal termovalorizzatore”. La questione è semplice: “Noi siamo abituati a fare sistema, siamo abituati a lavorare insieme, cosa che evidentemente lui non è abituato a fare”.