La Sveglia

Trump e Netanyahu. Due facce, stessa medaglia

Trump e Netanyahu. Due facce, stessa medaglia

Trump e Netanyahu. Due facce, stessa medaglia

Dunque Trump ci spiega che l’Unrwa, l’agenzia ONU che supporta i profughi palestinesi in Medio Oriente, “ha perso il suo status di organizzazione umanitaria indipendente ed è diventata un’organizzazione terroristica controllata da Hamas”. Ci fa sapere anche di essere d’accordo con chi crede che il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani promuoverebbe l’antisemitismo.

Sono le stesse idee che il carnefice Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, propaga da mesi per tentare di giustificare il disastro umanitario a Gaza. Opinioni personali che vengono smentite ogni giorno a livello internazionale ma che hanno molta fortuna tra i tifosi della macellazione del popolo palestinese.

Lo pensava Netanyahu e lo pensa anche Trump. In fondo se ci pensate bene è un ricongiungimento che ci aiuta a chiarire molte cose. Netanyahu e Trump sono gemelli su molti aspetti: se ne fottono entrambi della comunità internazionale, hanno entrambi una visione imperialista del proprio ruolo, vivono entrambi sulla retorica dei nemici veri e immaginari. Entrambi credono che la realtà si possa nascondere sotto il tappeto di una presunta supremazia religiosa, di razza e di identità.

Non è un caso che gli elettori dell’uno e dell’altro si assomiglino per suprematismo e per mire espansionistiche: schiacciare gli avversari è l’unico metodo di governo che gli viene facile. Immagino però l’imbarazzo dei cosiddetti progressisti che supportano il governo israeliano e il suo capo: da ieri sanno di essere a braccetto con gli elettori di Trump che hanno schifato fino a qualche ora prima. Non deve essere una bella sensazione per loro. Però è la giusta conclusione della parabola.