Il calo c’è, ma è praticamente impercettibile se confrontato con quello del petrolio. Il prezzo di benzina e diesel in Italia continua a scendere, ma lo fa a un ritmo ben diverso rispetto al calo del greggio, praticamente in picchiata da giorni, ovvero da quando sono stati annunciati i nuovi dazi da Donald Trump quasi una settimana fa.
Il petrolio si attesta ormai stabilmente al di sotto dei 65 dollari al barile sia per il Brent che per il Wti. Anzi, nelle ultime ore è addirittura stabilmente al di sotto dei 60 dollari al barile. Seppur sia vero che il calo dei carburanti avviene non nell’immediato ma nei giorni successivi, è evidente che questa flessione è molto più graduale di quella della materia prima. Insomma, i prezzi di benzina e diesel dovrebbero essere già molto più bassi, ma così non è.
Crolla il petrolio, ma la benzina scende molto meno
Come detto, nelle ultime ore vediamo il Wti al di sotto dei 57 dollari al barile, mentre il Brent è sotto i 60 dollari il barile. Questo è il calo delle ultime ore, ma già da giorni il valore è al di sotto dei 65 dollari al barile. Quotazioni che non si registravano dal febbraio-marzo del 2021, quando ancora era in atto la crisi pandemica. La differenza rispetto ad allora, però, sta nei prezzi dei carburanti.
Gli ultimi dati italiani mostrano un ribasso su tutta la rete: l’elaborazione di Quotidiano Energia mostra che il prezzo medio della benzina in modalità self è 1,761 euro al litro. Per il diesel, sempre in modalità self, siamo a 1,658 euro al litro. Si tratta dei minimi di quest’anno.
Eppure la discesa avrebbe dovuto essere molto più repentina. E a dimostrarlo ci sono i dati sul prezzo del petrolio: l’ultima volta che erano attorno a queste cifre (anzi, leggermente più alti) era la settimana tra l’8 e il 14 marzo, intorno ai 65 dollari al barile. Allora, però, il prezzo dei carburanti era molto più basso: la benzina intorno a 1,566 euro al litro e il gasolio a 1,436 euro. Contro gli attuali 1,761 e 1,658, rispettivamente.
Stesso discorso se consideriamo la settimana 22-28 febbraio, con il Brent attorno ai 65 dollari al barile, quindi più alto di oggi. La benzina si attestava a 1,536 euro al litro e il gasolio a 1,408 euro. Una bella differenza rispetto a oggi.