“Ricevo mail un po’ minacciose. Nessuno vuole impedire di fare cose o mettere in atto interferenze non dovute. E’ come se si rinfacciasse alla sanità pubblica di rallentare l’economia. Però l’economia non è rallentata dalle misure restrittive ma dalla circolazione del virus. Abbiamo visto che appena la circolazione virale si è abbassata l’economia è rifiorita”. E’ quanto ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, facendo il punto sull’andamento dell’epidemia di Coronavirus in Italia (leggi l’articolo).
“E’ chiaro – ha aggiunto Rezza – che se oggi abbiamo quasi 900 morti non possiamo prenderla a cuor leggero. Se arrivassimo a 1.500 non prendendo alcun provvedimento è evidente che dovremmo andare in lockdown ma è proprio questo che si vuole evitare. Prendere delle misure che tengano sotto controllo la circolazione del virus ci eviterà il lockdown. Poi pensiamo positivo perché cominceremo la campagna vaccinale. Anche se all’inizio il vaccino non ci sarà per tutti, a poco a poco le dosi aumenteranno e riusciremo a coprire un quota di popolazione tanto da far si che la circolazione si abbassi”.